Riceviamo e pubblichiamo l’interpellanza che un mese fa il consigliere del Pd Ivano Bernardone aveva rivolto al sindaco Luciano Bruschini e all’assessore ai Servizi Sociali Roberta Cafà in merito alla situazione della spiaggia per disabili in concessione alla Asl (http://www.inliberuscita.it/primapagina/56159/anzio-la-spiaggia-dei-disabili-inagibile-ragazzi-e-volontari-in-difficolta/) avente per oggetto le effettive condizioni d’uso della spiaggia riservata a disabili dal Comune di Anzio
“Il sottoscritto consigliere comunale: premesso che il Comune di Anzio nell’ambito delle competenze riservategli in materia di gestione del demanio marittimo, ha meritoriamente riservato un tratto di spiaggia per usi socio assistenziali in favore di persone colpite da gravi disabilità; il tratto di spiaggia è quindi affidato in concessione alla ASL Roma H che provvede con propri autonomi atti a selezionare i soggetti a cui assegnarne la gestione effettiva per lo svolgimento dei servizi previsti; la convenzione in essere prevede che la gestione della spiaggia e l’assistenza socio sanitaria necessaria agli utenti siano attività da svolgere da associazioni del Terzo Settore ed in assoluta assenza di qualsiasi forma di remunerazione; i locali annessi alla spiaggia, nei quali sarebbero ubicati i servizi minimi necessari inclusi quelli igienici, sono
attualmente inagibili ed ogni ulteriore presidio ed attrezzatura (lettino, ombrellone, sedie a ruote, ecc.) risulta a carico dell’associazione affidataria; particolare rilievo riveste il costo dell’assistenza e soccorso bagnanti (bagnino) a cui si spera di sopperire con
l’ausilio di un supporto gratuito delle associazioni di categoria dei balneari; considerato che: è da ritenere più che condivisibile l’intento di scongiurare qualsiasi forma di lucro nell’ambito dell’iniziativa e quindi evitare che sulla spiaggia riservata a fini assistenziali, si insedino fittizie attività commerciali; tuttavia al fine di prevenire il pericolo sopra evidenziato la disciplina d’uso imposta dalla convenzione in
essere, forse con eccessivo zelo, vieta tassativamente ogni iniziativa economica che possa almeno coprire i costi puri di gestione e quindi di fatto pregiudica la possibilità effettiva di svolgere il servizio in condizioni di efficienza e sicurezza; a fronte di emergenze sociali che si fanno sempre più pressanti, nelle condizioni attualmente praticabili il presidio socio sanitario previsto dal Comune rischia di non poter essere attivato ovvero di essere svolto in insufficienti condizioni di decoro e sicurezza; contrariamente a quanto si sta verificando la spiaggia pubblica riservata a tali usi dovrebbe essere attrezzata in modo ineccepibile ed costituire un elemento distintivo dei servizi comunali; interpella per sapere: se l’Amministrazione intende rimuovere le difficoltà segnalate attraverso interventi finanziari diretti ovvero concordando con la ASL integrazioni e modifiche della convenzione in essere per consentire al soggetto gestore di poter reperire sponsorizzazioni, organizzare eventi, attivare sottoscrizioni o svolgere altre simili iniziative che, sempre nella massima correttezza e trasparenza, garantiscano la sostenibilità di
una corretta assistenza agli utenti ed il necessario decoro a questo importante presidio”.