“So nato a Portodanzio, ar funtanone
e della povesia so’ ’n istintivo,
nun so’ ’na granne cima e quanno scrivo
ce metto tutta quanta la passione”.
Uno dei tanti sonetti di un personaggio storico che ci ha lasciato stamattina, ad Anzio, a 89 anni. Ne avrebbe compiuti 90 il 6 gennaio, Valerio Tulli, detto “Bolero”, tassinaro e poeta per una vita. Si è spento nell’ospedale di Anzio, un uomo che tutti ricorderanno perché era “vero”. Con il suo taxi viveva in piazza, era conosciuto e apprezzato per la sua passione per i sonetti romaneschi. Ne ha composti centinaia, nella sua lunga vita. Amava la sua città, ne osservava i posti, le persone, li trasformava in poesia. Dal centro Romanesco Trilussa è stato battezzato“Poeta”. Aveva anche pubblicato il libro “Du’ passi da Roma” con una raccolta delle sue poesie dialettali. Domattina i funerali nella parrocchia dei Santi Pio e Antonio ad Anzio, alle 10,30.
