In occasione dei 150 anni dalla nascita delle Capitanerie di Porto (1865-2015) ieri ha avuto luogo, nel Porto di Anzio, la cerimonia di intitolazione del “largo delle Capitanerie di Porto”.
La cerimonia si è svolta alla presenza del Cardinal Gianfranco Ravasi, del Gonfalone del Comune di Anzio, delle principali Autorità militari, civili e religiose locali, dell’associazione dei Marinai d’Italia, dell’Amministrazione Comunale di Anzio, Nettuno e Spinazzola, della lega Marinara e dell’associazione “Palio del Mare”.
Dopo le note dell’Inno di Mameli, cantato da tutto lo schieramento il Comandante Vincenti ed il Sindaco Bruschini hanno proceduto alla scopertura della targa commemorativa, il Cardinal Gianfranco Ravasi ha quindi provveduto a benedirla.
A fare da contorno all’evento, le sirene delle motovedette e dei pescherecci presenti in porto, le bandiere al vento, le divise bianche della Marina militare, e l’inno nazionale, hanno reso questa cerimonia veramente emozionante.
Il comandante dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Anzio, Luigi Vincenti, nel suo intervento ha sottolineato come il 2015 sia un anno molto particolare per le Capitanerie di Porto che compiono appunto 150 anni. L’iniziativa odierna permette quindi di legare nel tempo il nome delle Capitanerie di Porto a quella di un’area del porto di Anzio proprio nel giorno in cui si sono svolte le cerimonie conclusive di un folto programma di iniziative portate avanti dalla Civica Amministrazione Anziate in onore di Papa Innocenzo XII, colui il quale ha voluto e fatto realizzare il porto di Anzio ove ha sede proprio un Ufficio della Guardia Costiera che vi opera da tempo, sotto il coordinamento della Capitaneria di Porto di Roma e della Direzione Marittima del Lazio.
Una decisione che testimonia l’unione di intenti tra Autorità Marittima ed Amministrazione Civica di Anzio, segno di un tangibile riconoscimento di gratitudine ed apprezzamento verso il lavoro di tutte le donne e uomini della Guardia Costiera.
Il Comandante Vincenti ha concluso l’intervento ringraziando il Card. Ravasi la cui presenza “risponde al desiderio che hanno gli operatori del mare ed i naviganti di ricevere la giusta benedizione per il loro duro e spesso, sacrificante lavoro”.
A seguire infatti le Autorità ed il Cardinale sono imbarcate su un peschereccio per l’uscita in mare per la successiva “benedizione ai naviganti” presenti con le loro unità nello specchio acqueo antistante il porto di Anzio, prima di recarsi tutti presso la Piazza Pia per la scopertura del Busto realizzato in onore di Papa Innocenzio XII.