Anzio, sul bilancio il Pd diffida sindaco e segretario

Una diffida al sindaco e al segretario generale del Comune affinché le procedure di bilancio siano rifatte e seguano procedure corrette. Alla vigilia del consiglio comunale il Pd ha fatto pervernire l’atto giudiziario in Comune, a firma dei consiglieri Bernardone, Lo Fazio e Mingiacchi, mentre nella sezione del partito si è svolta una conferenza stampa. “Già sul consuntivo avevamo sollevato le palesi irregolarità – ha spiegato il segretario, Gianni De Micheli – si è andati avanti, con un riaccertamento dei residui fatto tre volte e con parere contrario dei revisori, i quali oggi affermano all’inizio della relazione che il Comune si è impegnato a rivedere i parametri. Vuol dire che si va ad approvare un bilancio inutile”. Se passasse “il Pd agirà di conseguenza”. C’è da attendersi, quindi, un ricorso. “Si deve partire dal rispetto delle regole – spiega Willy Montagnoli – e se un ricorso è necessario a ristabilirle lo faremo”.

Sempre in tema di bilancio sottolineato il caso rifiuti: “Spendiamo il doppio del previsto e la città è nelle condizioni che vediamo, sul piano finanziario si cerca di mascherare le cifre indicando il costo totale senza Iva, ma nonostante la differenziata spendiamo quanto nel 2014 e rischiamo anche di spendere di più Il motivo – dice De Micheli – è semplice: c’è un milione e mezzo di debiti fuori bilancio dello scorso anno, mentre dal piano si evince che il dirigente ritiene di dover pagare l’adeguamento Istat ma l’ente ha accantonato il problema. Si parla di 1,4 milioni che ricadranno sui cittadini”. Secondo Montagnoli: “Non c’è alcuna programmazione né controllo, un’azienda qualsiasi verifica quello che succede, qui si va alla giornata”.

Lanciato anche un allarme sui conti 2016 “quando il bilancio sarà per cassa e si potranno iscrivere solo le reali entrate, vuol dire che andranno tagliati 15 milioni di euro” – ha aggiunto Montagnoli. L’ex consigliere comunale Massimo Creo ha sottolineato come “un’azienda privata era già in default e alcune teste erano cadute, basta pensare alla mancata bollettazione delle mense e alle mancate entrate, se si arriverà a un ricorso sarà un atto dovuto” quindi ha fatto rilevare come “ancora non ci spiegano perché non vengono girati al Comune di Nettuno i fondi per il piano di zona dei servizi sociali, circa 4,8 milioni di euro”.