Lavinio, la distribuzione del gas metano rimasta incompleta

Riceviamo e pubblichiamo

“E’ un altro degli eventi che contribuiscono in modo sensibile ad una già mediocre qualità della vita che si vive nel territorio di Lavinio. La incompleta rete di distribuzione del gas per uso domestico. Se ne parla di tanto in tanto e, qualche cittadino di buona volontà ne scrive o azzarda una raccolta firme. Come fece, con qualche successo, il sito Laviniomare.net ed con successo nullo o quasi anche il sottoscritto attraverso alcuni articoli sulla stampa locale circa tre anni fa. Il Sindaco aveva allora dichiarato che la rete realizzata, in modo del tutto parziale sul territorio di Lavinio, era stata un fallimento in quanto solo un numero molto limitato di utenti aveva fatto la domanda di allaccio. Ricordo incontri antecedenti l’inizio dei lavori avuti con l’Assessore in merito alla necessità di fare una chiara selezione delle priorità sul territorio, ricordo che i suggerimenti che, come Comitato per Lavinio, facemmo pervenire al Comune sembravano avere avuto l’esito desiderato nelle affermazioni dell’Assessore Alessandroni:
“Entro l’inizio dell’estate contiamo di completare l’intervento di ampliamento del metanodotto comunale, eseguito da Enel Rete Gas Spa, per un totale di 64 chilometri di nuova rete che consentirà a tante famiglie di poter usufruire di questo nuovo importante servizio”. Era il 9 febbraio del 2010. Si videro un paio di miniescavatori che cominciarono a massacrare le strade di Lavinio con successivi ed approssimativi rifacimenti della pavimentazione che lasciarono molto a desiderare. Si videro strade interrotte per lavori in corso e ognuno si domandava: quando arriveranno alla mia abitazione? Poi senza il benché minimo coinvolgimento da parte degli utenti, senza tener conto delle priorità indicate da chi si era auto-coinvolto per cercare di interpretare la situazione reale, i lavori furono interrotti lasciando molte strade senza le condotte di collegamento. Da quel momento il Comune cominciò a dare la responsabilità decisionale ad Enel gas mentre Enel gas la riversava sul piano di distribuzione fornito dall’Ufficio Tecnico del Comune. Basta analizzare con un minimo di spirito critico per concludere che c’è voluta una grande fantasia nel selezionare le strade con la più alta presenza di unità immobiliari utilizzate come seconda casa; lasciando senza collegamento la gran parte delle zone a maggiore intensità di utenze permanentemente abitate. Quelle utenze che dovrebbero essere il target di chi di mestiere fa quello di vendere gas per uso domestico. Credo che il costo dei lavori fu di oltre sei milioni di Euro. Il numero delle richieste di collegamento non è aumentato da allora e non poteva certamente essere incrementato dai proprietari di abitazioni che vi vivono 15-20 giorni in estate, quando certamente non viene messo in funzione l’impianto di riscaldamento che assorbe circa il 95% del consumo di gas in zone come quella in cui viviamo. Da allora molti abitanti di Lavinio, quelli che a Lavinio abitano anche d’inverno, continuano a lagnarsi, a recriminare chè la condotta del gas si è fermata a 50 metri dalla propria abitazione, a raccogliere firme ed ad inveire contro il Comune. Quegli abitanti che devono continuare a sottostare alle angherie delle ditte di distribuzione del GPL perché ad esse vincolati da un contratto di fornitura che contemplava la fornitura gratuita del serbatoio. Ho un’esperienza diretta e molto recente. Ho chiamato una delle ditte che la fa da padrona nella distribuzione del GPL, alla quale sono vincolato dall’iniziale contratto di fornitura, ed ho chiesto il prezzo del gas al momento. Mi fu risposto Euro 1,14 al litro più IVA. In un momento di crollo dei prodotti petroliferi il prezzo mi era sembrato decisamente esoso ed ho chiamato un venditore libero, che preleva il gas dagli stessi serbatoi della rinomata ditta di cui sono cliente, il quale era disponibile a fornirmi il gas a 74 cent al litro IVA inclusa. Ho ricontattato la mia ditta fornitrice comunicando al suo responsabile di zona che il vincolo non li autorizzava alla rapina per cui avrei infranto ufficialmente il vincolo stesso per servirmi da chi mi avrebbe praticato il miglior prezzo: il prezzo del gas mi è stato immediatamente ridotto ed ho rifornito il mio serbatoio ad 86 cent il litro IVA inclusa. Immagino quante persone vengono imbrogliate con metodi di questo genere. Ritengo che la gente di Lavinio abbia il diritto di avere la fornitura del gas metano presso la propria abitazione in modo più sicuro e certamente più controllato. Nell’ambito del Comitato per Lavinio intendiamo creare un gruppo di pressione per discutere con il Comune di Anzio ed eventualmente con il gestore il completamento della rete in tutto il quartiere. Chi è interessato può contattare il sottoscritto oppure scrivere a comitatoperlavinio1@gmail.com.
Solo con una forte partecipazione potremo ottenere dei risultati”.
Sergio Franchi