Aprilia. Marinozzi: No variante urbanistica di Via Mascagni e di Carano

Maurizio Marinozzi SEL: boccia il cambio di destinazione d’uso in via Mascagni e la variante di Carano

 “Apprendiamo dalla lettura della stampa locale che ancora una volta la commissione urbanistica del comune e il consiglio comunale stesso saranno chiamati a discutere e deliberare l’ennesimo cambio di destinazione d’uso. Stavolta tocca all’area compresa tra via Mascagni e via Salieri già destinata ad RSA dal Piano regolatore. Invece indovinate un po’ quale sarà la nuova destinazione d’uso? Fin troppo facile rispondere, ovviamente ad uso commerciale. Si continua con la folle e inspiegabile logica tipica di questa e delle giunte che l’hanno preceduta. Il territorio cittadino viene visto e utilizzato per fini che non tengono conto delle esigenze dei cittadini e tanto meno della loro qualità della vita cittadina. Si parla, come al solito, di opere di compensazione da parte dei costruttori a parziale giustificazione della delibera, ma per chi conosce quell’area (è veramente un lembo di terreno) fa veramente fatica a immaginare un centro commerciale figuriamoci eventuali compensazioni. Ma oltre questo la giunta, il sindaco, la maggioranza conoscono le criticità del piccolo (e non solo) commercio nella città? Non ha sentito parlare di realtà come l’Ipercoopcostrette a ridimensionare spazi ed organico per far fronte alla crisi? E le decine, se non centinaia di piccoli commercianti alle prese, oltre che con la crisi economica, con la concorrenza della grande distribuzione sempre più aggressiva e diffusa sul territorio e con tasse comunali sempre più salate e insensibili alle difficoltà del periodo che stiamo attraversando? Crediamo che siano fatti noti soprattutto da chi ha ricevuto un’investitura così larga da parte degli elettori ma, proprio per questo, apparirebbe come un ennesimo segnale di disinteresse per l’interesse comune Facciamo appello affinchè le forze dell’attuale maggioranza soprattutto quelle riconducibili a battaglie ambientaliste e per la qualità della vita del passato, oltre a quelle dell’opposizione, sappiano salvaguardare gli interessi della città e dei suoi cittadini anziché quelli dei soliti “ignoti” e sappiano dare un segnale d’inversione di tendenza.
Così come un segnale forte dovrebbe essere dato nel caso della paventata e minacciosa variante urbanistica di Carano che, anche se ridotta nelle cubature, non trova alcuna logica giustificazione visto che trattasi di una delle poche zone del territorio apriliano con un indiscusso valore storico-ambientale e sulla quale anche i proprietari hanno deciso di rinunciare alla propria porzione di cemento. Sarebbe oltremodo grave che, al contrario, il comune, anziché prevedere misure di protezione e salvaguardia, ne fosse complice e corresponsabile nel comprometterne l’equilibrio”.

Maurizio Marinozzi
Coordinatore Sel Aprilia