“Chi vuole porre fine alla Consigliatura lo deve fare a viso aperto in Consiglio Comunale. I cittadini hanno votato e non consentirò a questo Pd di passare per le aule dei tribunali per sovvertire il voto popolare. I documenti sul rendiconto stanno a posto e lo dimostreremo al Tar”. Sono le dichiarazioni del sindaco di Anzio, Luciano Bruschini, che circolerebbero nei corridoi di Villa Sarsina dove, in questi giorni, sarebbe stata pianificata la strategia difensiva dell’Ente in vista dell’udienza al Tar del Lazio, in seguito al ricorso presentato dal Pd su presunte irregolarità tecniche nell’approvazione del Rendiconto in Consiglio Comunale (http://www.inliberuscita.it/politica/60320/irregolarita-sul-bilancio-il-pd-ha-presentato-ricorso-al-tar/). Sembrerebbe che Bruschini, per difendere il Comune, si sia rivolto ad un noto legale romano che ha ricoperto incarichi di primo piano nei governi Prodi, Monti e D’Alema, al quale sarebbe legato da rapporti di collaborazione e profonda amicizia. A Villa Sarsina regna l’ottimismo ma, in caso di esito positivo al Tar del Lazio, pare che il sindaco abbia annunciato che sarà meno “buonista” nella seconda parte del suo mandato con scadenza 2018.