Jobs Act: una nuova procedura contro le dimissioni “in bianco”

990x483_landing_3Il Decreto Legislativo n.151 del 14 settembre 2015, recante, nell’ambito dell’attuazione del Jobs Act, alcune disposizioni di razionalizzazione e semplificazione delle procedure e degli adempimenti relativi alla gestione dei rapporti di lavoro ha interamente riscritto le procedure inerenti alle dimissioni.
A partire dal 23 novembre 2015, infatti, le dimissioni e le risoluzioni consensuali dei rapporti di lavoro dovranno essere effettuate, a pena di inefficacia, esclusivamente attraverso modalità telematiche su appositi moduli che il Ministero del Lavoro è chiamato ad elaborare nei prossimi giorni, rendendoli disponibili sul sito www.lavoro.gov.it. Detti moduli dovranno poi essere trasmessi al datore di lavoro e alle competenti Direzioni territoriali del lavoro.
Sul punto, va precisato che la trasmissione dei moduli potrà avvenire anche per il tramite dei patronati, delle organizzazioni sindacali nonché degli enti bilaterali e delle commissioni di certificazione.
Entro i successivi sette giorni il lavoratore avrà poi la facoltà di revocare le dimissioni o la risoluzione consensuale.
Salvo che il fatto costituisca reato, il datore di lavoro che alteri i moduli è punito con la sanzione amministrativa da euro 5.000 ad euro 30.000.
Per espressa dizione del legislatore resteranno escluse dalla nuova procedura le dimissioni rese nell’ambito del lavoro domestico nonché quelle siglate nelle sedi preposte alle rinunce e transazioni ex art.2113 c.c. o avanti alle commissioni di certificazione di cui all’articolo 76 del decreto legislativo n.276 del 2003.

Dott. Valerio Pollastrini

Consulente del Lavoro

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