“Da molti anni andare alla spiaggia di Lido dei Pini è impossibile”. Comincia così la denuncia del Movimento 5 Stelle di Anzio, che segnala la presenza di due cancelli che in via Lupetta di Mare e in via delle Sterlizie ostruiscono il passaggio pedonale e dei veicoli. “Da una ricerca presso il comune di Anzio le due strade sono risultate strade comunali a tutti gli effetti. In data 14 maggio 2014 il nostro consigliere Cristoforo Tontini ha presentato un’interpellanza seguita da una mozione in data 20 maggio 2014 condivisa dal Consiglio Comunale, ma da molti anni le due strade sono chiuse dai due cancelli. Il Sindaco e tutta la Maggioranza si è ben guardata da rimuovere l’ostruzione, anzi hanno semplicemente “dimenticato” il problema, sperando che la popolazione e il consigliere comunale Cristoforo Tontini, passato il momento di euforia per aver trovato una realtà diversa da come dovrebbe essere, si dimenticassero del problema e così tutto si sarebbe risolto. Ma per quale motivo il Comune di Anzio non è intervenuto? Ma per quale motivo il Sindaco ha dimenticato le due strade comunali?
Ma per quale motivo tutta la maggioranza non ha provveduto in favore della cittadinanza? Tutte queste risposte noi non le abbiamo, ma sicuramente come succede troppo spesso, sarà data la colpa a qualche Assessore?, consigliere?, o impiegato del comune? , per salvarsi la faccia. Però dobbiamo dire che la figuraccia l’hanno fatta. E non solo loro, anche l’ufficio Toponomastica il quale ad una richiesta verbale del sig. Cristoforo Tontini hanno risposto che la situazione delle strade di Anzio era ferma al 1983. Vorrei ricordare ai lor signori dell’ufficio Toponomastica che ci sono stati tre Consigli Comunali (1985 – 1986 – 1989) nei quali sono state riconosciute molte strade comunali tra cui le due strade : via delle Sterlizie e via Lupetta di Mare. E se qualche volta un consigliere di qualsiasi fazione, eletto dal popolo di Anzio, vi chiede della documentazione, dovreste porre più attenzione alle richieste. Vi ricordo inoltre che le richieste di accesso agli atti comunali sono un diritto di chi le richiede, ed un dovere di chi le deve disporre”.