“In vista della prossima ripresa dei lavori, a protezione dell’antico Porto Neroniano, ritengo urgente ridurre l’altezza del muro perimetrale della diga di 70 cm, passando quindi dai 120 cm previsti dal progetto ad un’altezza finale di massimo 50 cm, certamente meno impattante e più armonizzata con l’area archeologica circostante”.Il sindaco di Anzio Luciano Bruschini, in una nota inviata all’Agenzia Regionale per la Difesa del Suolo che è in procinto di riprendere i lavori per la realizzazione della diga a protezione dell’antico Porto Neroniano, ha avanzato una serie di perplessità legate all’impatto ambientale dell’intervento. Immediata la contro risposta del Comitato per la tutela e valorizzazione delle grotte di Nerone. “Apprendiamo che l’amministrazione comunale ha avanzato dubbi sull’impatto ambientale del “molaccio”…e da quando? – dicono i portavoce Chiara Di Fede, Silvia Bonaventura e Francesco Silvia. Ci chiediamo…dato che la stessa amministrazione è ente proponente del progetto, assistendo alla esclusione dello stesso dalla procedura di Via (Valutazione Impatto Ambientale) perché considerato “lavoro urgente, ed ha disertato l’audizione convocata dalla VI Commissione Ambiente della Regione Lazio a Maggio scorso…alla quale il nostro Comitato ha preso parte. E se ha sollevato obiezioni…dove sono le carte nel merito? E perché non ha mai sostenuto la nostra battaglia? Vi arrampicate sugli specchi per coprire la corresponsabilità di questo scempio”.