ROMA. E’ stato varato il piano industriale e l’accordo con i sindacati. Per uscire dalla crisi ed evitare il fallimento sono state previste una serie di misure che andranno a colmare il deficit finanziario: la più eclatante riguarda gli aumenti sui titoli di viaggio. Il biglietto costerà il 50% in più di oggi.
Se la Regione darà il benestare, già da giugno 2012 si dovrà spendere di più per viaggiare sui mezzi pubblici della Capitale. Il biglietto a tempo – il Bit – passerà dall’attuale costo di un euro per 75 minuti a 1,50 euro per 100 minuti. La stangata andrà a colpire in particolare i turisti, che sono i maggiori fruitori dei ticket giornalieri e settimanali: per un Big da 24 ore si spenderanno 6 euro contro gli attuali 4 e per un settimanale Cis 21 euro a fronte dei 16 che si pagano oggi. Non dovrebbero essere toccati i costi per gli studenti, gli anziani, gli invalidi e i disoccupati.
L’ultima manovra sui titoli di viaggio è datata 2004: il Bit passò dagli 0.77 cent a un euro. Ma il piano industriale varato dal Cda e siglato con i sindacati prevede anche altro: via da subito a orari fiduciari e assegni ad personam per i dipendenti d’oro, stretta del 10% sui costi dei dirigenti. Qualche sacrificio è richiesto anche a tutti gli altri lavoratori che, nel settore amministrativo, vedranno lievitare l’orario settimanale da 36 a 37 ore. Un’ora in più per il controllore: per aumentare la lotta all’evasione.