[Fonte http:// giovannidelgiaccio.wordpress.com/]
Ricevo e pubblico dal Circolo della vela di Roma. Con una sola considerazione: non vorrei che anche i soci siano finiti tra coloro che dicono di volere il porto aggiungendo nel frattempo che “tanto non si farà mai…” e forse preferendo questa situazione.
La Società Capo d’Anzio spa, prendendo spunto da una sentenza del TAR che, pur non entrando nel merito della controversia con il Circolo della Vela di Roma, ha ritenuto inammissibile il nostro ricorso per una ipotetica tardiva presentazione, ma che qualche altra Autorità dovrà valutare, con una lettera del 23.12 u.s., dai toni perentori, invitava il Circolo a lasciare entro il 7 gennaio l’area in concessione, intendendo prenderne possesso per procedere alla demolizione del fabbricato o al suo utilizzo per proprie finalità (come da dichiarazioni del Presidente Luigi D’Arpino).
Davanti a tale pretesa, in contraddizione con tutti gli accordi pregressi firmati con i Sindaci di Anzio, finalizzati alla delocalizzazione del Circolo, qualora fossero state realizzate le nuove strutture in altra area portuale, il Circolo della Vela di Roma ha presentato in data 5.1.2016 un ricorso al Tribunale Civile di Velletri per ottenere un provvedimento di urgenza che inibisca la turbativa del possesso, di cui gode il Circolo, posta in essere dalla Capo d’Anzio.
Il Tribunale Civile di Velletri, accogliendo il ricorso, ha emesso in data 06/01/2016 un decreto di urgenza, inaudita altera parte, che risultando provato, “l’animus turbandi” della Capo D’Anzio, le ha ordinato di cessare ogni attività di “ turbativa di possesso” e di mettere in atto “i comportamenti lesivi preannunciati”.
E’ opportuno precisare che il Circolo è sempre stato favorevole alla realizzazione del nuovo porto, che avrebbe consentito un ulteriore grande sviluppo delle sue attività istituzionali, non più reso possibile dalle attuali limitazioni e condizioni del porto, e che infatti il ricorso al TAR che ha proposto era (ed è) finalizzato, non già ad impedire tale realizzazione, ma soltanto a reagire allo stravolgimento del programma di realizzazione del nuovo porto, concordato, come appena detto, con i Sindaci di Anzio e consacrato in plurimi e formali accordi.
Il Circolo della Vela di Roma, infatti, costituito nel 1949, da sempre affiliato alla FIV, nonché riconosciuto dal CONI e insignito dallo stesso della Stella d’Argento al Merito Sportivo, è uno dei più prestigiosi ed antichi Circoli d’Italia, il secondo nel Lazio, e che annovera tra i suoi soci fondatori la Marina Militare, ha organizzato nel corso degli anni campionati Italiani, Europei e Mondiali di imbarcazioni di classi olimpiche, oltre a 20 edizioni di settimane veliche Eurolimp, di classi giovanili ed altura, 42 campionati invernali e 32 coppe Asteria ed anche manifestazioni con finalità benefiche come le 3 edizioni della Regata del Cuore, con particolare attenzione all’attività di scuola vela ed alla promozione giovanile con il progetto Velascuola, nato dalla collaborazione tra la FIV ed il Ministero della Pubblica Istruzione, nel quale è risultato più volte nei primi posti a livello nazionale, e per il quale già oggi ha avuto la prenotazione per ben 728 alunni delle scuole di Anzio per il 2016: tutte attività con importanti ricadute economiche sul territorio per la presenza di atleti, tecnici, ufficiali di gara, accompagnatori ed ospiti.
Il Circolo della Vela di Roma si augura che questa spiacevole situazione di conflitto con la Capo d’Anzio si esaurisca, nell’interesse di tutti, quanto prima, e auspica che il nuovo porto venga presto realizzato, nel rispetto degli accordi intercorsi con l’Amministrazione comunale di Anzio.
[Fonte http:// giovannidelgiaccio.wordpress.com/]