L’Italia che sognava l’impresa, un irresistibile Triestino dà spettacolo al teatro Un1ko

603997_10202362384650288_2112658412_nUn’ora e un quarto di pura evocazione, di un’epoca, dei suoi personaggi, dei suoi battiti. In un’ora e un quarto Paolo Triestino, attore romano in scena ieri sera al teatro Un1ko di Anzio,  prende in prestito l’anima degli spettatori, la tinge di giallorosso e la riconsegna immacolata “perché il sogno, l’amore e la passione non hanno altro colore se non quello dell’anima”.

“Roma-Liverpool 1-1” è il quarto spettacolo della rassegna teatrale organizzata dalla Crazy School, nel prezioso e ben riuscito tentativo di creare un polo culturale destinato ad ospitare una stagione teatrale che sul territorio fatica a prendere vita al di fuori dei mesi estivi. Un esperimento che merita applausi e che fino ad oggi ha firmato successi portando in sala spettacoli di livello – da novembre si sono esibiti Nicola Pistoia, Tiziana Foschi, i Carta Bianca, ma in rassegna sono previsti altri sei spettacoli, fino ad aprile.

ListenerBrillante ed esilarante quello di ieri sera, con un Triestino in splendida forma, a tratti spassoso, a tratti malinconico nel rievocare la finale della Coppa Campioni che si giocò nella capitale il 30 maggio del 1984. Un evento passato alla storia, che è in realtà lo spunto per riportare alla memoria un pezzo di storia dell’Italia. Non è di partite, né dei “piccoli drammi della domenica” che si parla nello spettacolo, ma del calcio come metafora di vita. Non mancano, naturalmente, gli aneddoti, le curiosità e gli spezzoni video sulla famosa finale finita con un pareggio ai rigori. E’ soprattutto sull’anima di un’Italia che sognava l’impresa, ancora lontana dalla schiavitù delle nuove tecnologie, che Triestino, diretto da Giuseppe Manfridi, ama soffermarsi in tutta la sua interpretazione. Ricordi e racconti sui quali oggi non si può fare a meno di sorridere. Eclatante la chiamata al microfono, durante la finale di Coppa, del tale signor Catenella, invitato a “contattare urgentemente il datore di lavoro… ” Già, non esistevano i cellulari, e non esistevano nemmeno i tempi di gara impressi sullo schermo.

IMG-20151013-WA0011Un anno storico, il 1984. L’anno in cui la Apple presenta il primo Macintosh, Berlusconi compra Rete 4 ed esplode un ordigno sul rapido 904  diretto a Milano. L’anno che ha fatto sognare una tifoseria e la sua squadra nonostante il sogno fosse destinato a svanire. Un kolossal dell’anima, come hanno spiegato gli organizzatori, dove si ride si soffre e si crede ancora. E si promettono risate anche nel prossimo spettacolo in programma, il 22 gennaio alle 21, con Luciana Frazzetto in “E se il sesso si è depresso?”.

Per info e prenotazioni 347 6644361. Al termine di ogni spettacolo, al costo di 15 euro, il pubblico potrà degustare il buffet realizzato in collaborazione con il Ristorante “Saint Tropez”.