Non si direbbe un partito morto il Partito Democratico a Nettuno. Dopo l’esperienza fallimentare del Sindaco Chiavetta, e di quel PD locale che ha fatto terra bruciata attorno a se dopo aver tagliato i ponti sia con la sinistra sia con quel pezzo di società civile che lo aveva portato a vincere le ultime due elezioni comunali. Oggi il Partito di Matteo Renzi si ripresenta, in occasione delle prossime elezioni comunali, con una inaspettata e alquanto numerosa rosa di candidati alle primarie, da cui dovrà uscire il candidato a sindaco. Al momento sono 5 i candidati per le primarie: Giacomo Menghini, area Popolari ex segretario ed ex consigliere comunale e assessore e fino all’ultimo fedelissimo di Chiavetta, è partito in anticipo annunciando la sua candidatura alle primarie, poi è arrivata quella di Carlo Conte, ex ds, ex sindaco e per un lungo periodo in rotta con il suo partito, terza candidatura quella di
Daniele Reguiz, conduttore ed editore di una TV Locale un passato molto vicino a Forza Italia, a scendere in campo anche l’ex assessore al Bilancio della prima Giunta Chiavetta Riccardo Ferrante. Mentre non ha ancora confermato la sua candidatura Umberto Filosi ex PDS e poi PD che ha ricoperto la carica di tesoriere e responsabile organizzativo del partito. Una rosa di nomi che non è solo la rappresentazione della politica del PD a livello locale, ma che rispecchia per certi versi anche la tendenza nazionale, quella del partito della Nazione. Non più un partito marcatamente di centrosinistra, ma una forza politica che può comprendere al suo interno tutto. Un partito centrista in grado di raccogliere buona parte degli attuali elettori del Pd conquistando quelli che non si sentono rappresentati da un Centrodestra egemonizzato da Salvini.