“Chiediamo che venga convocato immediatamente il Consiglio Comunale per discutere il da farsi e votare proposte alternative alla svendita”. A parlare è il segretario del Pd Gianni De Micheli che interviene sul caos che si è scatenato attorno alla vicenda porto all’indomani delle annunciate dimissioni del presidente della Capo D’Anzio, Luigi D’Arpino. “Come tutti sanno dopo la conferenza stampa di D’Arpino che si è dimesso sbattendo la porta da presidente della Capo D’Anzio, le denunce del PD hanno avuto un’ennesima conferma. Il porto grazie alle manovre del Sindaco Bruschini e dei suoi soci sta passando di mano dalla proprietà pubblica ad un gruppo di privati. Mentre ad Anzio ci si accapigliava sui dettagli (gara d’appalto e quant’altro), come i polli di Renzo , a Villa Sarsina si lavorava per creare le condizioni per questa svendita. Il PD ha sempre sostenuto che il problema era la Capo D’Anzio e la sua inattività e che questo sarebbe stato il veicolo per realizzare la svendita delle quote pubbliche, per questo motivo ha messo in campo l’unica proposta che può salvare la svendita del porto: la ricapitalizzazione attraverso l’ingresso in campo dei cittadini Anziati sotto forma di soci e l’avvio dei lavori secondo il crono-programma concesso dalla Regione Lazio. Chiediamo al resto dell’opposizione, a partire dal consigliere 5Stelle, di firmare la richiesta di convocazione. Sindaco Bruschini basta bugie! Basta dire che “non sapevi” o smentire in Comune quello che votavi in assemblea dei soci. E’ ora di vuotare il sacco, di raccontare tutta la storia , di smetterla di inventarsi fantomatiche gare per evitare di assumere quelle iniziative che sole possono evitare l’ennesimo sacco della città”. Intervengono anche dal Meetup “Grilli di Anzio, con la richiesta di un’assemblea pubblica. “Alla luce degli avvenimenti che riguardano la Capo d’Anzio,le dimissioni del presidente,le minacce,i ricorsi, i bilanci in rosso,il detto e non detto, il meetup “Grilli di Anzio” chiede al sindaco di convocare un’assemblea cittadina ,per riferire sulla reale situazione della società di cui siamo detentori del 61%. Basta tentennamenti,il sindaco assuma le sue responsabilità e si confronti direttamente con i cittadini. Da tempo chiediamo trasparenza e partecipazione pubblica,cose che hanno sempre scarseggiato riguardo l’annosa vicenda del nuovo porto, di cui noi cittadini siamo sempre stati spettatori impotenti, senza diritto di parola”.