“In queste ore si rincorrono dichiarazioni di molti politici locali sulla Capo D’Anzio e sulle dimissioni di D’Arpino e degli altri consiglieri di nomina comunale e, ad eccezione de Pd, nessuno di costoro si preoccupa della probabile cessione della Società e della perdita definitiva del Porto che causerà un danno irreparabile alla città”. Lo dichiara in una nota il segretario del Pd Gianni De Micheli. “Ci facciamo una domanda, perché non c’è nessun interesse a portare la discussione nel Consiglio Comunale? I Consiglieri del Pd hanno protocollato una richiesta di convocazione urgente del Consiglio, purtroppo per rendere obbligatoria la convocazione del Consiglio occorrono 5 firme e i Consiglieri del Pd sono solo tre. Come mai i Consiglieri di opposizione a cominciare dai 5 Stelle per proseguire con il noto rivoluzionario Maranesi che tutti i giorni ci ricorda che, lui è dalla parte dei cittadini, non sono corsi a firmare la richiesta di convocazione? È probabile, temiamo, che tutte queste dichiarazioni siano finalizzate ad occupare una buona posizione in vista della dismissione delle quote pubbliche della società e dell’addio al porto dei cittadini. Il Pd si batte per evitare questo esito nefasto, chiedendo al sindaco di procedere alla immediata acquisizione di tutte le aree della concessione (così come sollecitato anche dalla Regione Lazio), mettendo in campo la sua proposta di ricapitalizzazione e invita tutti i cittadini di Anzio a partecipare alle iniziative che si svolgeranno sull’argomento”.