HomePoliticaLa Capo d'Anzio verso la privatizzazione. Il silenzio della Politica

La Capo d’Anzio verso la privatizzazione. Il silenzio della Politica

porto anzio1Il bando per realizzare il porto di Anzio, così come più volte aveva evidenziato il Cda uscente della Capo d’Anzio, è ormai un’utopia e pertanto sarebbero state definitivamente accantonate dal sindaco Bruschini le figure del segretario generale dell’Ente, Pompeo Savarino e dell’ingegnere Alberto Noli per il nuovo Cda. È passata ormai una settimana dalle dimissioni di D’Arpino e Pusceddu e la strategia adottata dalla politica anziate sembra essere quella di prendere tempo, evitando di assumere decisioni tese a mantenere in Comune la cabina di regia per l’opera sulla quale sono state condotte e vinte ben 4 campagne elettorali. A breve tutti i nodi verranno al pettine ed il Comune sarà costretto a cedere il 61% delle azioni della Capo d’Anzio, con la società Marinedi di Renato Marconi ed una probabile altra cordata pronte a sferrare l’attacco decisivo per la privatizzazione del Porto, in barba a quanto deliberato dal Consiglio Comunale. A tal proposito si sono perse le notizie della causa, affidata all’avvocato Cancrini, per far rientrare il Comune in possesso dell’intero capitale azionario. Su quanto sta accadendo ad Anzio è calato il silenzio dell’intera classe politica ad eccezione del Pd che, quantomeno, ha chiesto la convocazione urgente di un Consiglio Comunale.

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Roberta Sciamanna
Roberta Sciamannahttps://inliberauscita.it
Giornalista Pubblicista, laureata in Scienze della Comunicazione presso La Sapienza di Roma, iscritta all’Ordine Nazionale dei Giornalisti dal 2004. Ha lavorato per "La Provincia", "Latina Oggi", "Il Granchio", "Reporter News"

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