E’ uno scandalo quello che accade sulla spiaggia delle Grotte di Nerone, sotto alla splendida villa imperiale e al parco archeologico. Secoli di storia sepolti da rifiuti, materassi, coperte, calcinacci. Di tutto di più all’interno delle grotte che stamattina sono state parzialmente bonificate dai volontari del nucleo Fare Verde, grazie ad un’iniziativa ecologica. In una delle grotte sono stati trovati dei veri depositi di scarti edilizi – sarà un caso che poco più avanti erano in corso fino a pochi mesi fa lavori per l’antico porto neroniano? Un’altra invece, era completamente ricoperta di indumenti, materassi, sedie. Un ricovero di fortuna per senzatetto. Questa è la fine del sito archeologico più importante e prestigioso della città. Quello che in qualunque altro posto d’Italia sarebbe valorizzato e tenuto sotto stretto controllo, senza permettere incursioni e vandalismi. “Quello che ci siamo trovati davanti stamattina – racconta Chiara Di Fede, una delle partecipanti alla giornata ecologica, attivista del Comitato per la Tutela delle Grotte di Nerone – è di una gravità inaudita. In una delle stanze della villa imperiale abbiamo trovato materassi, sedie, vestiario per non parlare di escrementi e nutrie. Qualcuno le utilizza per trascorrere la notte. Non abbiamo potuto effettuare una bonifica dell’area, non essendo in possesso degli strumenti necessari. Parlo da cittadina indignata, prima ancora che da attivista del Comitato. Non è concepibile che un sito archeologico venga utilizzato per ricoveri di fortuna. Abbiamo fatto il possibile per rimuovere quanta più sporcizia possibile. In un’altra delle stanze abbiamo trovato invece cumuli di scarti di lavorazione edile. Una vergogna. Questo significa che non c’è stato alcun tipo di controllo da parte della Sovrintendenza, della Regione, del Comune. L’area, diventata Monumento Naturale, è in condizioni pietose. C’è bisogno di una bonifica urgente”.