Si erano dimesse dalla Giunta, in polemica contro l’assessore Placidi, per la nomina degli ispettori ambientali ma non hanno avuto il minimo ripensamento rispetto alla marcia indietro che hanno dovuto fare sulla prossima realizzazione delle centrali biogas alla Sacida, vicino alle case di molte famiglie e soprattutto vicino ad una scuola. Tra le prime firmatarie della mozione contro le centrali biogas gli assessori Roberta Cafà e Laura Nolfi, alla prima esperienza amministrativa: ci hanno ripensato e saranno pronte a condividere la “mozioncina 3.0” che sarà partorita la prossima settimana. Il gioco, crudele, delle parti, con l’assessore alla pubblica istruzione che non può far sentire la sua voce contro la realizzazione di centrali biogas vicino ad una scuola e con l’iperattiva delegata ai servizi sociali in silenzio rispetto alla ferita che sarà aperta sul territorio dove lei stessa risiede e dove ha raccolto i voti per essere eletta. Ad Anzio la politica è al lavoro da giorni per dar vita ad un documento che consenta di mantenere gli impegni assunti, per un business iniziale da oltre 20 milioni di euro. Non si parla dell’edificazione di villette, ma di impianti nocivi alla salute dei cittadini che trasformeranno la turistica Anzio nella pattumiera della Regione Lazio.