Parla di “principio di precauzione” la mozione – un’altra ancora rispetto a quelle che si andranno a discutere domani in consiglio comunale sugli impianti di biogas – del consigliere Cristoforo Tontini, che spiega: “Per il Consiglio Comunale di domani, sempre che si svolga, ho intenzione di presentare un’ulteriore mozione sull’argomento Biogas. Il motivo di questa scelta è perché le altre mozioni presentate, lodevoli nei contenuti, tralasciano il concetto fondamentale del “Principio di Precauzione” normato dall’articolo n° 301 – D.lgs. 152/06 s.m.i.
Prologo imprescindibile per la tutela della salute pubblica quando si parla di impianti insalubri come in questo caso”.
“Premesso che – si legge nel testo rivolto al sindaco – le centrali per gli impianti di produzione di Biometano, impropriamente definite a Biogas, come quella in progetto della Green Future s.r.l. e la già autorizzata della Anzio Biowaste, nelle immediate vicinanze di 500 m l’una dall’altra, in zona Padiglione, sono alimentate da fonti energetiche alternative, le biomasse, composte dai vari rifiuti e scarti alimentari, industriali, agricoli ed urbani;che nel processo del ciclo di trasformazione dei rifiuti in Biometano si formano sostanze altamente inquinanti, per l’ambiente e per la salute pubblica, per le quali si omette di elencarne la specie ricordando tra le più nocive l’anidride carbonica, il monossido di carbonio e le assimilabili; che per gli effetti patogeni connessi alla produzione di Biometano da fermentazione anaerobica merita particolare attenzione il rischio biologico da Botulismo, avvelenamento dei prodotti agricoli causato dallo spandimento del digestato come fertilizzante e trasmesso agli animali e alle persone con effetti letali; che gli impianti per la produzione di Biometano generano la liberazione nell’area per distanze kilometriche le polveri sottili, le ultrasottili, diossine e le “nano particelle” PM 10 – 2.5 di natura cancerogena, microorganismi invisibili ed incontrollabili per le quali ad oggi non esistono filtri capaci di trattenerle, che si depositano ed entrano nel corpo umano attraverso l’inalazione e l’ingerenza dei prodotti della catena alimentare causando patologie degenerative e terminali ben note; che quest’Amministrazione non ha ancora recepito il senso delle rimostranze dei Cittadini, delle Associazioni, dei Comitati, esenti da finalità politiche, che esprimono la loro preoccupazione per il diritto e la tutela della salute e della salvaguardia dell’ambiente; che gli impianti per la produzione di Biometano sono considerati Industrie Insalubri dall’Allegato 2° D.M. 5 /9/94 s.m.i. e che gli stessi devono essere isolati e tenuti lontani dalle abitazioni Art. n° 26 del T.U. sulle leggi sanitarie n°1265/34 per non recare nocumento alla popolazione; visto che i rilevanti e significativi impatti incompatibili con la qualità della vita e della salute; che che la Repubblica Italiana tutela la salute come fondamentale diritto dell’Individuo e della collettività Art. n°22 della Costituzione; confidando nel Suo alto senso di responsabilità di Prima Autorità Sanitaria Locale al fine di far prevalere gli interessi pubblici su quelli economici; si impegna il Sindaco e la Giunta tutta, per quanto su esposto, ad applicare il “Principio di Precauzione” per prevenire i rischi alla salute pubblica e alla sicurezza dell’ambiente provocati dagli impianti per il Biometano nel territorio di Anzio”.