Anzio- Sistema scolastico a rischio serve collaborare, polemica tra PD e Rifondazione

Nuove disposizioni normative impongono un piano di dimensionamento della rete scolastica regionale. Alle amministrazioni locali compete proporre un ipotesi di riorganizzazione dei propri plessi da accorpare in istituti comprensivi che ospitano tutti i livelli scolastici (infanzia, primarie e medie) rispondendo così a precise esigenze di continuità didattica del percorso formativo nonché di aderenza al territorio ed al suo assetto sociale. La proposta dell’amministrazione di Anzio, allo stato conosciuta, non risponde affatto a questi requisiti, comporta gravi disagi per alunni e famiglie e soprattutto non tranquillizza il metodo con cui si procede senza adeguata concertazione con dirigenti scolastici, docenti, sindacati e rappresentanze dei genitori. “Il PD ritiene che si possa e si debba trovare una soluzione per il dimensionamento dei nuovi istituti che antepone l’interesse degli alunni ad ogni altra istanza, siamo pronti a dare il nostro contributo ed alcuni nostri consiglieri hanno chiesto che ci sia un tavolo a cui possano accedere oltre l’amministrazione le rappresentanze di tutti i soggetti interessati, primi fra tutti quella dei genitori. Questo è il modo con cui il PD intende farsi carico di un problema che ha allarmato migliaia di cittadini, che rischia di stravolgere e snaturare un sistema scolastico ormai radicato nei nostri quartieri e di imporre un pesante disagio alla formazione dei bambini. Per affrontare il problema con l’urgenza dovuta il PD si è fatto promotore di incontri con le altre forze politiche nei quali ognuno ha recepito le difficoltà che il riordino degli istituti comporterebbe per le realtà scolastiche del territorio. Successivamente ogni gruppo consigliare con la propria autonomia ha portato all’attenzione del Consiglio Comunale le difficoltà emerse ed il dissenso dei genitori rispetto alle decisioni assunte dall’amministrazione. Spiace- continua il PD– constatare che c’è invece chi utilizza questa vicenda come occasione di sterile propaganda. Altre volte abbiamo letto e tollerato le impennate polemiche del consigliere Colantuono e di Rifondazione Comunista ma l’attacco personale al consigliere Bernardone, per aver presentato insieme ad altri l’interrogazione del PD, appare insensato ed accompagnato da ricostruzioni non corrette dei fatti. Rimettiamo al mittente le accuse ricevute senza aggiungere altro per non alimentare una polemica squallida che sporca le ragioni per cui il PD ha svolto il suo lavoro che sono quelle dei bambini e del territorio”. “A Rifondazione Comunista ripetiamo che il PD è pronto e disponibile ad un confronto leale su progetti ed idee per Anzio; per le polemiche demagogiche e gli attacchi personali rivolgersi altrove. In merito al problema confidiamo che l’amministrazione e tutte le forze politiche raccolgano la nostra sollecitazione a sostenere un approfondimento del tema ponendo nella massima priorità la necessità di garantire il radicamento degli istituti nel territorio e la serenità di alunni e famiglie“.