Riceviamo e pubblichiamo la nota dell’associazione Rinascita e Rinnovamento di Nettuno
Oggi, in un clima di crisi economica globale e con l’Italia particolarmente colpita dalla recessione, potrebbe apparire un po’ ovvio sfoderare proposte contenenti tematiche quali il turismo, lo sport ovvero il turismo sportivo.
Ma, anche a rischio di sembrare banali (sebbene a volte le soluzioni più semplici potrebbero essere le più efficaci), vogliamo sottoporre all’attenzione del lettore, quel particolare tipo di turismo che va sotto il nome di “Turismo Sportivo”.
Il “Turismo sportivo”, costituisce un genere economico originale ed autonomo rispetto alla tipologia più classica, risultante dalla coesistenza di due elementi propri quali il territorio e la disponibilità di strutture adeguate.
Il “Turismo sportivo”, come settore dell’economia, presenta delle caratteristiche peculiari soprattutto con riferimento al fattore “domanda”, del quale si possono apprezzare tre diversi aspetti: il grado di coinvolgimento, l’atteggiamento del turista e, non ultimo, la motivazione del viaggio.
Il turismo sportivo si muove dunque dentro tre macro-aree:
- turismo sportivo attivo: viaggiare per praticare;
- turismo sportivo degli eventi: viaggiare per assistere;
- turismo sportivo della nostalgia: viaggiare per ammirare.
Senza farci travolgere da una disamina teoretica, è sotto gli occhi di tutti che la pratica sportiva, nella sua accezione più completa, ha subito un importante, quanto radicale, processo di evoluzione e valorizzazione rispetto al passato, ed oggi, giunge a noi arricchita di maggiore importanza economica e sociale.
Abbiamo assistito ad un percorso evolutivo, che da semplice pratica ludica (Sport ludus), ha portato lo sport a divenire una vera e propria pratica economica (Sport business).
Non abbiamo la velleità di fornire a questa disanima il rango di in una ricerca scientifica, anche perché non ne avremmo la competenza, ma come è nostra consuetudine, ci piace affrontare i problemi con una metodologia analitico-programmatica.
Gli esperti concordano nel ritenere al quanto difficile stabilire quali siano le leve che muovono il turismo sportivo, ma che, attraverso l’osservazione dei comportamenti di chi lo pratica, è possibile stabilire la natura dell’impulso e la sua intensità.
I comportamenti osservati dai ricercatori, rientrano nel campo dello sport caratterizzato da attività sociali di varia natura, sia fisiche (le più numerose) che culturali.
Tale rilievo, ci fa capire che lo sport non riguarda solo attività fisiche (sia agonistiche che ludiche) ma anche attività culturali.
Perciò, sembrerebbe che la definizione di “Turismo sportivo” possa dipendere dal collegamento di questi due fattori: destinazione e tipo di attività.
Infatti, assecondando tale dualismo, il turismo sportivo è proprio di una destinazione scelta per partecipare a fenomeni caratteristici della cultura sportiva, concepita come espressione di un’attività fisica e/o di manifestazioni culturali.
Considerando questa interpretazione, il turismo sportivo, come alterum genus del turismo puro e semplice, è economicamente definito da una gamma di prodotti caratterizzati da prestazioni turistiche particolari.
L’esperienza sportiva costituisce quindi l’elemento fondamentale e caratterizzante del turismo sportivo, nel turismo sportivo l’oggetto sportivo è quindi alla base del progetto turistico e non ne costituisce solo un elemento.
La distinzione si basa sul ruolo dello sport nel progetto turistico: se lo sport è inserito in un progetto più globale e non lo caratterizza o costituisce un’attività sostituibile, allora non si tratta di turismo sportivo: un soggiorno turistico che integra una parentesi sportiva o di scoperta sportiva non rientra nel campo del turismo sportivo.
Nel turismo sportivo lo spostamento non ha solo il valore di “viaggio” ma è al servizio della destinazione, per la quale un certo progetto è stato definito.
La destinazione, luogo di attuazione dell’esperienza sportiva, diventa la sede di quei comportamenti che renderanno il soggetto agente identificabile come:
1 spettatore: comportamento legato alla partecipazione a uno spettacolo (gara, mostra, torneo, show…);
2 attore: comportamento determinato da una partecipazione attiva basata sulla capacità tecnica e sull’esperienza (nella letteratura anglosassone questo comportamento viene denominato di turismo attivo);
3 visitatore: comportamento caratterizzato da un approccio più cognitivo al turismo sportivo.
Detto ciò, e senza andare a scomodare i grandi numeri, sembra evidente che il “Turismo sportivo” rappresenta quella potenziale risorsa alla quale Nettuno non PUO’, assolutamente rinunciare.
Chiunque dovesse avere la RESPONSABILITA’ di amministrare una città come Nettuno non dovrebbe sottovalutare questa risorsa, anzi dovrebbe erigerla a pilastro del proprio programma politico.
Stando così le cose, la prima domanda che ci viene in mente è: della possibilità di sfruttare tale risorsa come volano allo sviluppo dell’economia locale, ci ha mai pensato qualcuno degli amministratori del nostro Comune? Sono mai state proposte ricerche di settore? Qualcuno ha mai sviluppato un progetto?
RISPOSTA: Il vuoto quantico!
Forse è così perché Nettuno non ha caratteristiche tali da essere valutata come città attraente per il turismo sportivo?
Non ne siamo per nulla persuasi.
A Nettuno non manca nulla (forse in Italia è veramente difficile trovare aree prive di tale vocazione) per diventare una città in cui lo sport, oltre alla bellezza dei luoghi, diventi motivo di attrazione turistica.
Se ammettessimo, anche solo per assurdo, che qualcuno fosse capace di proporre un programma per scoraggiare il turismo, sia ordinario che sportivo, ebbene quel programma corrisponderebbe perfettamente a ciò che con impegno è stato fatto a Nettuno negli ultimi decenni!
Condividerete che tale constatazione è drammaticamente aberrante.
Ovviamente i cittadini spesso vengono indotti ad indulgere: “…non è colpa loro, abbiamo già tanti problemi, non ci sono i fondi, la BUCA, il teatro, la piscina, i rifiuti, non abbiamo i soldi si rischia che aumentino la pressione fiscale…”.
Cari concittadini sappiate che non è affatto così, i fondi e le risorse ci sono eccome, ed oltre a non essere reperibili a scapito di servizi essenziali, sono anche a costo ZERO per i contribuenti!
Ora penserete: “Questa è la solita propaganda… ti pare che ci sono i soldi e che questi non sono stati utilizzati?
Questi pazzi forsennati di R&R si sono messi in testa di prenderci in giro!”
MA DA DOVE LI ANDREBBERO A RACCOGLIERE QUESTI DENARI?
Beh! Si dà il caso che ne restituiamo a PALATE alla Comunità Europea solo perché, per incapacità ed inefficienza, non siamo in grado di accedere a questi fondi, o perché gli enti italiani preposti all’erogazione rendono tale accesso cavilloso ed impossibile, attraverso un’elefantiaca burocrazia.
BASTA UNA BANALE CONSULTAZIONE SUL WEB PER VERIFICARE CHE SOLO NEL 2015 LA UE HA STANZIATO PER L’ITALIA 12,3 MILIARDI DI EURO CHE SONO STATI RESTITUITI PERCHÉ INUTILIZZATI!
E quest’anno? Ci sarebbe da mangiarsi le mani…
Infatti, entro e non oltre l’11 gennaio 2016 andavano richiesti i fondi per le strutture sportive quali: palestre, piscine e i campi sportivi presenti sul territorio laziale…
QUINDI I CAPITALI CI SAREBBERO ECCOME!
Non so se capita anche a voi, ma a volte si ha la sensazione di essere come “Alice”, di tuffarci nella tana del “Bianconiglio” ed assistere alle allocuzioni dei futuri candidati sindaco del “Paese delle Meraviglie”.
Il “Cappellaio Matto” arringa:
“Rimettere il popolo al centro della Politica…”, “lo sport fa bene ai giovani e agli anziani”, “dobbiamo fare di più per lo sport… infatti abbiamo aggiunto una lista civica che ci supporta”;
Risponde lo “Stregatto”:
“Abbiamo un programma che presta molta attenzione allo sport”, “bloccare l’emissione dei bollettini per il pagamento dei numeri civici… e lo sport fa bene…”
Non si può non convenire che ci troviamo difronte a zero progettualità, zero idee, un mare di parole…
Eppure…la realtà dei fatti è sotto gli occhi di tutti:
- uno stadio del baseball in una condizione fatiscente;
- una piscina incompiuta;
- le società sportive costrette ad autofinanziarsi per non scomparire;
- piste ciclabili inesistenti;
- mare e spiagge al dissesto;
- aree verdi abbandonate.
EPPURE NETTUNO, CON IL SO PATRIMONIO UMANO, HA CONTRIBUITO A FORNIRE L’ECCELLENZA DELLO SPORT ITALIANO.
Come invertire questo trend definitivamente?
- Sicuramente investendo negli impianti sportivi (e abbiamo visto che le risorse ci sarebbero);
- Organizzando eventi sportivi che diventino tappa costante nel calendario delle manifestazioni federali;
- Valorizzando le risorse naturali del luogo.
Come approcciare al cambiamento?
Rinascita e Rinnovamento ha individuato alcuni progetti CONCRETI, realizzabili attraverso la preziosa collaborazione di alcune associazioni sportive con le quali abbiamo già instaurato i primi contatti.
Questi progetti si sviluppano su varie discipline di alto agonismo:
IRONMAN (triathlon) nuoto, ciclismo e corsa.
Definita anche come distanza “super lungo” è la più dura competizione di tale sport, caratterizzata da 3,86 km di nuoto, 180,260 km in bicicletta e 42,195 km di corsa (cioè la distanza della maratona).
SPATAN Race che si divide in:
SPARTAN JUNIOR 0.75-2.5km 10/20 OSTACOLI
Spartan Junior Race ha lo scopo di indirizzare tutti i bambini dai 4 ai 13 anni verso una vita più sportiva e salutare. Un percorso variabile tra i 750 ed i 2500m, in tutto e per tutto come quello degli adulti ma.. su misura.
SPARTAN SPRINT 5+ KILOMETRI 15+ OSTACOLI
Spartan Sprint è il punto di partenza ideale per diventare uno Spartan. Il percorso di 5+km e 15+ ostacoli è adatto a tutti, atleti e beginners.
SPARTAN SUPER 13+ KM 20+ OSTACOLI
Spartan Super è, invece, un vero e proprio campo di battaglia. Una corsa di 13+km e 20+ ostacoli costruito per testare la tua resistenza fisica e psicologica.
SPARTAN BEAST 20+ KM 25+ OSTACOLI
Spartan Beast è un percorso di 20+km e 25+ ostacoli. Pensi di riuscire ad arrivare alla linea d’arrivo? Esci dalla “comfort zone”, alzati dal divano e conquista la tua Spartan Race.
VELA E VELA PARAOLIMPICA
Trofei e Regate:
Classi ISAF:
Classi Olimpiche
Classi Internazionali
Derive
Classi Internazionali
Imbarcazioni a Dislocamento
Classi Internazionali Multiscafi
A Nettuno una tappa zonale del Campionato Italiano di Altura
COMPETIZIONI MOTONAUTICA
Offshore
Idroplani
Catamerani
Monocarena a V
Organizzazione e realizzazione del Trofeo Nettuno Offshore Speed Race, gara motonautica d’altura in endurance.
BASEBALL
Altro obbiettivo che ci siamo prefissati è quello di ridare lustro a strutture preesistenti come lo stadio “Steno Borghese” del Baseball di Nettuno, lo stadio di baseball più grande d’Italia che può accogliere ben 8 mila spettatori.
La gloria della nostra squadra cittadina merita una struttura bella, funzionale e sicura, degna del nome della città di Nettuno che fa del baseball una caratteristica peculiare, questo è lo stato in cui le vecchie amministrazioni hanno ridotto il nostro stadio:
Questa è l’idea di stadio come luogo di ritrovo che invece ha in mente Rinascita e Rinnovamento: uno stadio come polo e risorsa produttiva che diventi un riferimento per le famiglie interessate allo sport e per ospitare eventi:
E’ REALIZZABILE?
NOI PENSIAMO CHE LO SIA
I FONDI CI SAREBBERO SE SI AVESSERO LE CAPACITÀ PER ACCEDERVI E PER PORTARE A TERMINE I PROGETTI INIZIATI.
Con questa analisi R&R vuole distaccarsi dalle chiacchiere dei politicanti e vuole trasmettere al cittadino il suo entusiasmo, vuole che il cittadino sappia che le cose potrebbero cambiare facendo la scelta giusta.
Rinascita e Rinnovamento desidera che il cittadino sappia che quando si sente parlare “di carenza di fondi, per cui ci sono altre priorità su cui concentrarci, e quindi non si può fare”, NELLA MAGGIOR PARTE DEI CASI NON SI DICE IL VERO.
LE RISORSE ESISTONO E NON VENGONO UTILIZZATE E SI POTREBBE REALIZZARE TUTTO CIÒ CHE NOI ABBIAMO PROPOSTO A COSTO ZERO PER I CONTRIBUENTI.