L’istituzione di una commissione speciale per il trattamento dei rifiuti, entro il 15 marzo e con metodo paritetico, comprendente quattro esperti in materia ambientale, “affinché indichino attraverso una relazione tecnico-scientifica eventuali rischi per la salute e dettino eventuali distanze e limite in merito ad insediamenti residenziali, scuole e ospedali, ai fini della salvaguardia della salute pubblica, dell’intero ambito territoriale”. E’ uno dei punti cruciali della mozione presentata da Fdi-An – approvata nello scorso consiglio comunale – per l’adozione di atti e misure contro l’installazione incontrollata di impianti di produzione di biometano ed a favore della corretta chiusura del ciclo di rifiuti in ambito comunale o intercomunale. Solo uno dei tanti punti di una lunga mozione che parte dal caso biogas, con i due impianti di Padiglione (uno dei quali già autorizzato dalla Regione Lazio) e invita il Consiglio Comunale ad esprimere netta contrarietà alla proliferazione indiscriminata nel territorio di impianti di trattamento di qualsiasi rifiuto “per capacità esorbitanti rispetto al reale fabbisogno della città; ad esprimere la volontà della città di Anzio di perseguire politiche di riduzione dei rifiuti presenti sul territorio”. Una commissione è quello che ci vuole, secondo gli esponenti Fdi-An, per garantire massima trasparenza e partecipazione e proprio da qui arriva l’ulteriore proposta, da parte del dirigente regionale e nazionale Romeo De Angelis, che almeno uno dei componenti della commissione speciale sia nominato dai cittadini. “Adesso la politica dia seguito al nostro lavoro e non si perda tempo, sulle biogas oggi e subito dopo sul perché Anzio è la città della provincia che paga le tasse più alte sulla “monnezza”. Auspico che tra i tecnici indicati nella Commissione Speciale sui rifiuti – dichiara De Angelis – ce ne sia almeno uno nominato dai cittadini che si stanno battendo contro le Biogas, per dare massima trasparenza e partecipazione a questa nuova Commissione. Su questo ho già sentito il nostro Consigliere Del Villano che si è dichiarato favorevole e che porterà anche questo tema al prossimo Consiglio”.
Nella mozione, tra le altre, si dà mandato al sindaco e alla giunta di “avviare ogni iniziativa di ordine amministrativo e politico, possibilmente in modo coordinato con altri comuni, per rappresentare nelle sedi istituzionali della Regione Lazio e del Parlamento, la necessità di norme di salvaguardia a tutela delle comunità locali in attesa del nuovo organico quadro normativo di riferimento dato dal Piano Regionale dei Rifiuti; di procedere agli approfondimenti tecnici con l’ausilio di esperti qualificati, affinché l’amministrazione rappresenti al meglio gli interessi della città nelle conferenze dei servizi in cui sarà chiamata a partecipare; di richiedere agli organi sanitari l’elaborazione di uno studio epidemiologico delle aree interessate; di avviare apposito ricorso agli organi giurisdizionali; di richiedere alla Regione Lazio una rivalutazione del suo parere sulla valutazione impatto ambientale in merito al progetto autorizzato in via della Spadellata”. Tra le richieste anche quella di modificare entro il 20 marzo il regolamento di igiene e sanità, ovvero produrre specifico regolamento comunale, inserendo prescrizioni anche con il contributo della commissione, tese ad impedire insediamenti industriali di trattamento dei rifiuti potenzialmente nocivi per la salute dei cittadini.