‘Cambiare le pensioni e dare lavoro ai giovani’. E’ questo lo slogan che accompagna la giornata di mobilitazione nazionale promossa da Cgil, Cisl e Uil per oggi sabato 2 aprile.
Iniziative e manifestazioni unitarie a livello territoriale in tutto il Paese. I segretari generali delle tre confederazioni sindacali, Susanna Camusso, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo, saranno presenti rispettivamente a Venezia, in Campo Santa Margherita, a Roma, in Piazza SS. Apostoli, e a Napoli, in Piazza Giacomo Matteotti. I comizi finali saranno preceduti da cortei che attraverseranno le città. A Venezia, un corteo (partenza ore 9.00 dalla stazione ferroviaria Santa Lucia) attraverserà le vie della città per concludersi in Campo Santa Margherita alle ore 10.00. A seguire gli interventi dal palco. Il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, prenderà la parola per il comizio conclusivo alle ore 11.00. A Roma, il concentramento dei manifestanti è previsto in piazza dell’Esquilino dalle 8.30. Alle ore 9.30 partirà il corteo che percorrerà: via Cavour, largo Corrado Ricci, via dei Fori Imperiali, piazza Venezia, via Cesare Battisti e arriverà, intorno alle 11.00, in piazza SS. Apostoli. L’intervento del segretario generale della Cisl, Annamaria Furlan, che concluderà gli interventi dal palco è previsto alle ore12.00. A Napoli, il concentramento è fissato alle ore 9.30 in piazza Dante Alighieri. I manifestanti sfileranno per le vie del capoluogo campano per giungere in piazza Giacomo Matteotti intorno alle ore 11.00. A seguire i comizi dal palco. Al segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, saranno affidate le conclusioni. Centinaia di manifestazione sono poi in programma in tutte le regioni d’Italia. Prosegue così la mobilitazione di Cgil, Cisl e Uil per la vertenza sulle pensioni dopo gli attivi interregionali dei quadri e delegati del 17 dicembre scorso. Con le iniziative di sabato 2 aprile i sindacati rilanciano la piattaforma unitaria con la quale si chiede di cambiare le pensioni e dare lavoro ai giovani, tutelare le pensioni in essere, rafforzare la previdenza complementare. La legge Monti-Fornero sulle pensioni è stata la più gigantesca operazione di cassa fatta sul sistema previdenziale italiano. Sono stati prelevati nel periodo 2013-2020 circa 80 miliardi di euro con una manovra economica fatta a danno di lavoratori e pensionati su un sistema giudicato sostenibile da tutte le istituzioni nazionali ed internazionali. Questi interventi hanno introdotto elementi di eccessiva rigidità nell’accesso alla pensione, generando iniquità e problematiche che ancora oggi aspettano una soluzione definitiva. Per CGIL CISL e UIL è necessario un intervento strutturale di riforma che dia certezze ai lavoratori e alle lavoratrici, giovani e meno giovani, e restituisca una parte delle risorse risparmiate sulla loro pelle per riaffermare solidarietà, flessibilità, equità. Tale riforma è urgente anche per sbloccare il mercato del lavoro e offrire occupazione ai giovani, pesantemente penalizzati dall’attuale normativa, sia per il loro futuro pensionistico, che per il sostanziale blocco del turn-over in atto. (cp)