Sospesa dopo la condanna con un provvedimento ritenuto “illegittimo” dal Tribunale di Velletri, sentenza appellata dal segretario generale del Comune di Anzio con il parere favorevole del sindaco Luciano Bruschini, Angela Santaniello rischia di perdere il posto. La nuova pianta organica dell’ente deliberata dalla giunta parte dal fatto che “nel secondo semestre del 2016 l’Ente non avrà più dirigenti di ruolo, in quanto gli stessi saranno collocati a riposo per raggiunti limiti di servizio, oltre al permanere della sospensione di un ulteriore dirigente”. Inoltre “nei programmi dell’Ente” si intende “procedere alla razionalizzazione del costo del lavoro pubblico, gestendo le risorse umane in modo razionale ed efficiente” con una programmazione che “mira a pianificare l’organizzazione e la dotazione organica dell’Ente in una futura assenza di figure dirigenziali”.
Futuro prossimo? Perché a leggere gli allegati alla delibera resta la prima area amministrativa, quella che vedeva la Santaniello dirigente, ma nel settore pubblica istruzione e cultura è indicata come dirigente “a disp.” Se poi si guarda alla tabella allegata a dirigenti corrisponde, in quello stesso settore, -1. Tradotto, dovrebbe essere una messa “a disposizione” e quindi in mobilità, a meno che non si tratti di un errore.
E’ la “cacciata” della “migliore dirigente che ho” – come disse il sindaco in Tribunale? O tra i documenti qualcosa non combacia? Una cosa è certa, la dirigente non starà ferma dopo la sentenza che annulla la sospensione, a cominciare dalla richiesta di arretrati.