Due giorni fa aveva ufficializzato la sua candidatura a Nettuno, a sostegno di Nicola Burrini, con l’intenzione di portare il proprio impegno “nella vicina Nettuno e combattere la mala amministrazione”. Senza aver fatto bene i conti. Non può farlo, infatti, il consigliere comunale di Anzio Danilo Fontana, attualmente eletto in un altro comune. Lo stabilisce il decreto legislativo 31 dicembre 2012. Al momento della candidatura si è obbligati a dichiarare che “a norma dell’articolo 12, comma 1, del d.lgs. 31 dicembre 2012, n. 235, e per gli effetti previsti dall’articolo 46 del d.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, e successive modificazioni, il sottoscritto, consapevole delle sanzioni penali nelle quali può incorrere in caso di dichiarazioni non veritiere e di formazione o uso di atti falsi, dichiara di non trovarsi in alcuna delle situazioni di incandidabilità stabilite dall’articolo 10, comma 1, dello stesso d.lgs. n. 235 / 2012. Il/la sottoscritto/a dichiara, altresì, di non aver accettato la candidatura per altre liste per la elezione del Consiglio comunale, di non essersi presentato/a candidato/a in altri comuni, oltre che in quello di e di non essere già stato eletto/a consigliere in altro Comune”.
In tre eventualità soltanto, al momento, Fontana potrebbe presentarsi a Nettuno: dimettersi entro il 5 maggio (un giorno prima della presentazione delle liste che avviene il 6 e 7), ottenere un incarico come assessore o dichiarare, per assurdo, il falso. Si vedrà.