Prosegue lo scontro sui numeri civici e il tanto discusso pagamento della mattonella, tra il commissario prefettizio di Nettuno e il candidato sindaco Carlo Eufemi, che di recente ha portato avanti una petizione firmata da migliaia di cittadini. “Oggi diciamo, sostenuti da migliaia di firme di cittadini, che il costo del servizio di numerazione civica non può essere ripartito tra i proprietari di immobili. Ovviamente ci accusano di strumentalizzazione elettorale. La verità è che siamo tra coloro che ancora non imparano a chinare la testa di fronte alla prepotenza”. Lo dichiara Eufemi in risposta al comunicato stampa rilasciato dalla Moscarella con il quale “il Commissario liquida la vicenda con laconiche e burocratiche dichiarazioni, giustificando la posizione del Comune come necessaria, dal suo punto di vista, per “procedere al pagamento delle prestazioni” e non risponde alle numerose contestazioni mosse da noi, e da altri in forme diverse. Questa vicenda continua a non piacerci e per questo la porremo all’attenzione dell’Autorità Giudiziaria e del Prefetto. Ribadiamo che: il servizio di numerazione civica non è mai stato istituito e non può essere quindi richiesto alcun pagamento; il pagamento è in totale contrasto con l’art. 27 del Regolamento Edilizio vigente; non è stato approvato alcun piano di riparto dei costi, né stabiliti i criteri con i quali esigerli, né come contestarli; l’avviso di pagamento che stanno ricevendo i cittadini è un semplice invito a pagare che a oggi non comporta alcun obbligo da parte degli stessi; rimangono forti dubbi sulla regolarità dell’appalto e sulla conduzione dello stesso nel rispetto del Capitolato”.