“Gli impegni sono stati mantenuti finché è stato possibile farlo. Personalmente ho già preso contatti con la Marina e con il sindaco per trovare una soluzione e impedire che il San Giuseppe 2 venga trasferito a La Spezia”. A parlare è il consigliere di maggioranza Umberto Succi, ex assessore al Turismo con la prima giunta Bruschini, che replica alle dichiarazioni amareggiate di Andrea Cafà – presidente dell’associazione Pungolo Club- sul veliero del comandante Ajmone Cat. L’imbarcazione che ospitò i viaggi antartici del comandante lascerà Anzio per raggiungere la Marina Militare a La Spezia (http://www.inliberuscita.it/primapagina/69489/anzio-loccasione-persa-il-san-giuseppe-due-si-trasferisce-a-la-spezia/).
“Le dichiarazioni di Cafà mi hanno toccato e mi sento chiamato in causa – dichiara Succi – Ci tengo a chiarire che anche noi, come amministrazione, abbiamo creduto nella possibilità di tenere il San Giuseppe Due ad Anzio, di vederlo ristrutturato e metterlo addirittura in navigazione, come prevedeva l’accordo con la Marina. I problemi economici e la crisi si sono fatti sentire per tutti e abbiamo mantenuto gli impegni fino a quando abbiamo potuto farlo. Per ristrutturare il veliero ci vogliono tanti soldi. I tagli ai comuni e il venire meno degli sponsor non hanno permesso di portare a termine il nostro obiettivo che era quello di tenere la barca ad Anzio. Quello che non condivido è il modo in cui Cafà ha affrontato la questione accusandoci di non aver rispettato gli impegni. L’impegno l’avevo preso io e già anni fa feci in modo, tramite la convenzione con la Marina, che il San Giuseppe non partisse per altri lidi. L’accordo è stato rispettato e il veliero è rimasto ad Anzio. Il problema, lo ripeto, è stato esclusivamente di natura economica. Posso garantire che come consigliere ed ex assessore farò di tutto affinché la barca resti nella nostra città. Ringrazio Cafà per aver sollevato il problema ma mi sembra che fino ad oggi con la sua associazione ha portato avanti iniziative di tipo privato. Indubbiamente ha coinvolto le scolaresche del territorio ma la priorità non era coinvolgere le scuole o fare mostre, bensì trovare i soldi per il restauro. Ben vengano iniziative del genere in futuro ma al momento l’emergenza è un’altra, di natura economica, e dobbiamo trovare una soluzione che impedisca la perdita del veliero. Sarebbe un peccato se questo avvenisse. Quello che sottolineo, però, è che non accetto lezioni o giudizi da chi non conosce con esattezza tutta la situazione”.