Pioggia di petali al Pantheon assieme alla Corale Polifonica di Anzio

p7Domenica scorsa in occasione della Pentecoste, la Corale Polifonica Città di Anzio ha partecipato all’importante evento al Pantheon, unendo la sua voce a quella del Coro della Basilica e al Coro Salvo d’Acquisto di Roma. Dopo aver apprezzato l’esibizione della Corale lo scorso anno in occasione della cerimonia di Ognissanti,S.E. Monsignor Daniele Micheletti, ha invitato la Corale anziatea partecipare all’importantissima cerimonia della Pentecoste, un evento non solo per la Basilica, ma per tutta la città di Roma, che si affolla ogni anno in questa occasione per assistere al rito della pioggia di petali, rito secolare, sospeso in tempi moderni, ma ripreso dal 1995. E infatti mentre risuonavano le note del Veni Creator, al termine della celebrazione, tre squadre di vigili del fuoco hanno fatto scendere dall’oculus centrale, di 9 metri di diametro, una pioggia di petali di rose rosse, rose che vengono anche distribuite ai fedeli presenti e poste davanti ad ogni altare, a simboleggiare lo Spirito, fiamma d’amore, che discende sull’Umanità raccolta in preghiera, come lo Spirito Santo discese sugli Apostoli, 50 giorni dopo la Pasqua di Resurrezione del Signore.
Già dalle prime ore del mattino una folla di fedeli e di turisti era in fila per l’ingresso, controllato da unapposito servizio d’ordine, che ha però concesso di entrare solo alle prime 800 persone, lasciando la piazza antistante gremita di gente in attesa. Il programma era tutto centrato sulla solennità della Pentecoste: la Corale Polifonica Città di Anzio, diretta dai Maestri David Masci e Michele Zanoni, accompagnata dalla pianista Sandra Petriconi, ha solennizzato l’ingresso degli Officianti verso l’altare con le note di I cieli narrano di Frisina, unendo poi la sua voce agli altri cori per alcuni brani gregoriani della Missa De Angelis. E’ di nuovo intervenuta all’Offertorio con l’Ave Maria di Bonaventura Somma, alla Comunione con l’Ave Verum di Mozarte il Panis angelicus di Franck, con il contributo della melodiosa voce solista della soprano Caterina Patanè. Dopo il Veni Creator, cantato assieme durante il lancio delle rose dall’alto, ha chiuso la cerimonia con il trionfale Halleluja di Haendel. “Una esperienza unica ed indimenticabile partecipare ad un evento di così alta spiritualità , assieme ad esponenti di tante diverse nazioni e culture: nelle letture e nelle preghiere le diverse lingue si sono susseguite e congiunte, in una comprensione ed affinità, che rievocava il potere degli apostoli dopo la discesa dello Spirito di poter comunicare con tutti i popoli, ma è stata la Musica che ha veramente unito ed elevato tutti i cuori, nel suo linguaggio eterno ed universale”.