L’associazione Anzio Diva segnala all’amministrazione “la grave violazione del parco archeologico di Anzio e della Villa Imperiale”. Lo scorso 4 giugno, spiega il presidente dell’associazione, “sono state rilevate azioni di grave violazione degli spazi dell’area archeologica attribuibili, da quanto si è potuto appurare, a comportamenti irresponsabili di sconosciuti che hanno però avuto tutto il tempo e il materiale a disposizione per installare un vero e proprio insediamento abusivo sulla spiaggia a ridosso dell’inferriata di protezione del Parco archeologico occludendone la visione al pubblico. La stessa inferriata risulta inoltre manomessa in modo da consentire l’accesso all’interno dell’area che è stata utilizzata come luogo di ricovero per attrezzature balneari (surf, sdraio, ecc.) e perfino per piantarvi un ombrellone. Ricordiamo che l’accesso all’area, oltreché illegale, è anche assolutamente vietato in quanto nel luogo è in corso un cantiere di consolidamento per il forte rischio di crolli che lo caratterizza. Con la presente si informano in maniera urgente e formale le autorità in indirizzo considerandole dal momento del ricevimento, ognuna per la sua parte di competenza, investite dell’obbligo di intraprendere tutte le misure idonee a sanzionare i responsabili, ripristinare l’integrità del luogo e disporre perché eventuali nuove analoghe azioni non possano ripetersi. Questa nota viene portata a conoscenza anche dei massimi riferimenti dell’Amministrazione Pubblica perché possano svolgere le opportune azioni di controllo su eventuali manchevolezze dell’operato di chi aveva il compito di garantire la tutela del sito”.