Una piazza piena e la grinta di chi ha voglia di tuffarsi in un sogno inseguito per mesi. C’erano tanti giovani, addetti ai lavori e curiosi al comizio finale della campagna elettorale di Rodolfo Turano. Un evento iniziato sulle note di “il mio canto libero”, e proseguito con un Turano in gran spolvero. “Noi non abbiamo bisogno di sbandierare l’onestà – ha esordito- è sempre stata la nostra compagna di viaggio nel nostro percorso politico. Abbiamo sempre fatto gli interessi della città, gli interessi personali li lasciamo ad altri. Noi non li abbiamo mai fatti e non li faremo mai”. Quindi il candidato sindaco si è soffermato sull’azione da lui svolta all’opposizione: dagli interventi richiesti per la sistemazione del sistema fognario e delle acque meteoriche, passando per le richieste di spiegazioni sulle opere incompiute e tanto altro ancora. Senza naturalmente dimenticare i punti cardine del suo programma: sicurezza, sanità, turismo, trasparenza e controllo negli atti amministrativi.
“Non abbiamo mai firmato cambiali con nessuno – ha spiegato Turano – solo con la nostra città. Siamo qui per il rilancio di Nettuno, e non prendiamo ordini da nessuno. Andremo a fondo a tutti i contratti in essere, senza sé e senza ma. La nostra vita è stata improntata al rispetto delle regole e all’onestà, e la nostra azione amministrativa sarà uguale. Le regole dovranno essere rispettate da tutti, in primis da me. Voglio che quando la gente si trova a Nettuno si senta a casa propria. Un sogno che spero domenica si realizzi. La vittoria – ha concluso Turano chiedendo ai giovani della sua coalizione di salire sul palco assieme a lui – ci appartiene e appartiene a tutti quanti voi”.