“Bilancio di previsione 2016: prepariamoci alla macelleria”

Riceviamo e pubblichiamo

Screenshot_2016-07-03-13-14-40-1Dopo i continui ed estenuanti rinvii della consulta, il bilancio di previsione del 2016 con le relative ripartizioni del Comune di Anzio è stato finalmente approvato alla fine di giugno di quest’anno. Quello che emerge chiaro anche ai non addetti ai lavori sono le incapacità tecniche e l’inconsistenza politica dell’attuale Amministrazione comunale, figlia di decenni di scialo di risorse pubbliche. Nei prossimi anni la cittadinanza di Anzio dovrà fare fronte ad un accumulo di debiti straordinario, prodotto da una classe politica totalmente assente sul piano territoriale, autoreferenziale e miope alle istanze di lungo periodo della Città. I cittadini devono essere consapevoli del fatto che nei prossimi anni verranno messe in atto una serie di tagli alla spesa sociale, le cui conseguenze avranno peso sulle fasce sociali più deboli e maggiormente colpite dalla crisi economica. Vent’anni ininterrotti di Amministrazione di centrodestra lasciano un paese in balia di se stesso, con un aumento fuori controllo del gettito fiscale atto a sanare le falle del bilancio ormai note a tutti. Il risultato della gestione dei bilanci comunali, una gestione durata decenni, ha permesso ad un’intera classe dirigente di vivere sulle spalle della nostra comunità per mezzo di giro conti, assenze di gare d’appalto, società e associazioni amiche pronte a svolgere il compito dell’Amministrazione in feste e sagre di paese, molto spesso lontane dai costumi e dalle tradizioni di Anzio. La Città di Anzio deve riappropriarsi della sua storia e della sua geografia. È compito della classe dirigente locale dare un forte segnale di cambiamento e di volontà. Chi ha a cuore le sorti del paese deve mettere la testa a posto, evitando gelosie e diatribe inconcludenti. Quando si ricostruisce, si allarga. Considerando la crisi del centrodestra, la sua certa polverizzazione e la sua possibile esplosione, il centrosinistra non può che manifestare una capacità attrattiva, sapendo discernere con intelligenza, senso del reale, non venendo meno ai propri valori identitari, situazioni e persone capaci, non ultimo degne. Il momento per migliorare le sorti della Città ed elevarne la qualità della vita dei suoi cittadini è ora. Questo cambiamento, questo miglioramento può provenire soltanto da un centrosinistra unito con una nuova classe politica. E se fosse vero che un nuovo umanesimo servisse in Italia, come in Europa, è altrettanto certo che maggiore umanità servirebbe qui da noi, nella nostra bellissima e amatissima Anzio.

Gabriele Federici