Sempre più le mafie nella nostra regione cercano di inserisri nel tessuno produttivo e nel commercio, il fenomeno del “pizzo” è in costante crescita: “Il rapporto sulla criminalità presentato da Sos Impresa-Confesercenti ha confermato la gravissima situazione in cui si trovano ormai da tempo a lavorare gli operatori. In particolare allarma il dato sull’usura. Il rapporto ci informa che nel Lazio il 32 per cento dei commercianti è coinvolto da questo fenomeno e che l’intera categoria opera in condizioni di sicurezza precarie o inesistenti, sottoposta al fenomeno crescente del pizzo”. Lo dichiara Filiberto Zaratti, (Sel) Presidente della commissione regionale sicurezza e lotta alla criminalità. “Con 39 omicidi – ricorda Zaratti – un terzo dei quali certamente di stampo mafioso, Roma supera tristemente le città nei quali le organizzazioni criminali sono storicamente presenti. Tra le zone interessate ci sono i Castelli romani e il litorale, circostanza già denunciata da Sel nel convegno tenutosi ad Ostia lo scorso novembre ‘Le mani delle Mafie sul Litorale Romano’. “Hanno ragione i rappresentanti dei commercianti a chiedere che si faccia di più – conclude Zaratti – la Regione Lazio deve rispondere senza indugi e concretamente a questo appello. Nei prossimi giorni la Commissione regionale che presiedo ascolterà in audizione i rappresentanti di SoS Impresa-Confesercenti”.
Cla Pel