Sinistra: “Le regole e la legge al Comune di Anzio sono un optional”

Dopo la richiesta di una Commissione d’accesso. Il Comune di Anzio non può essere governato in queste condizioni

sinistra anzioGiovedì 7 luglio, con atto n. 4-06069 della seduta numero 656, è stata depositata al senato l’interrogazione relativa alla grave situazione di illegalità nel Comune di Anzio dal gruppo di Sinistra Italiana. Che le regole e la legge ad Anzio sono un optional è purtroppo risaputo: bilanci approvati fuori tempo massimo e senza aver consegnato i documenti ai consiglieri Comunali, mancata trasparenza sul sito dell’Ente, assegnazione degli immobili senza criterio e la lista potrebbe continuare a lungo. Ma quando si verificano situazioni come quella relativa al molo in cemento armato, totalmente inutile, costruito senza alcun preavviso sopra i resti archeologici della Villa Imperiale da una ditta con interdittiva antimafia, o quando la città viene ricoperta da discariche a cielo aperto perché per due anni l’appalto rifiuti è bloccato da una società anch’essa con interdittiva antimafia, è bene che i cittadini inizino a capire che c’è qualcosa di serio che non va.
La Direzione Distrettuale Antimafia ha accertato da tempo la presenza del clan dei Casalesi e dei Gallace nel nostro territorio; diversi reati sono oggetto di inchieste pendenti su alcuni degli Amministratori di Anzio, dal voto di scambio all’abuso d’atti d’ufficio; l’ultimo procedimento penale, appreso dalla stampa e che non poteva passare inosservato, è quello denominato “mala suerte” in cui venivano tratti in arresto diversi pregiudicati di Anzio per estorsione aggravata,
spaccio di droga ed altri gravi reati. In tale procedimento risulta coinvolta la cooperativa che gestisce i parcheggi per Ponza e un’altra destinataria di lavori per il Comune, come la messa in sicurezza delle spiagge e diversi Amministratori anziati vengono citati negli Atti. Qualche settimana fa avevamo annunciato che avremmo valutato la possibilità di intraprendere azioni per sollecitare il prefetto, e ora, grazie ai nostri senatori, ed in particolare a Massimo Cervellini, abbiamo ritenuto opportuno interrogare il ministro dell’interno perché sussistono tutte le condizioni del caso. Se è vero che tutti sono innocenti fino a prova contraria, è altrettanto vero che un Comune come quello di Anzio non può essere governato in queste condizioni ed è doveroso quantomeno chiedere che venga valutata la possibilità di insediare una commissione d’accesso da parte del prefetto.
Sinistra Italiana Anzio