In occasione della ricorrenza della morte per impiccagione di Cesare Battisti e Fabio Filzi, l’associazione culturale Libertà e Azione ha organizzato un gruppo studi. I due irredentisti che si batterono per la causa italiana durante i primi anni del conflitto mondiale, vennero giustiziati dagli austriaci proprio cento anni fa. A introdurre e spiegare le vicende dei due irredentisti sono stati Johannes Balzano e Mattia de Persio.
“ Battisti era un cittadino austriaco di nascita – ha spiegato Balzano – diresse giornali nella Trento asburgica e fu deputato al Parlamento di Vienna. Allo scoppio della grande guerra combatté per la parte italiana. Catturato dai Kaiserjäger guidati dal trentino Bruno Franceschini, fu processato e impiccato per alto tradimento in quanto deputato austriaco. Morì gridando in faccia al carnefice ed ai numerosi spettatori: Viva Trento italiana! Viva l’Italia!”
“ Filzi- ha concluso De Persio -disertò l’esercito austro-ungarico per combattere, come volontario per l’Italia, nella prima guerra mondiale. Il 10 luglio 1916 il Battaglione Vicenza, formato dalle Compagnie 59ª, 60ª, 61ª e da una Compagnia di marcia comandata dal tenente Cesare Battisti, di cui il sottotenente Filzi era subalterno, ricevette l’ordine di occupare il Monte Corno (m. 1765) sulla destra del Leno in Vallarsa. Fatto prigioniero assieme a Cesare Battisti lo stesso 10 luglio 1916, fu con lui condotto a Trento, processato e condannato a morte per alto tradimento. La sentenza fu eseguita tramite impiccagione (trattamento riservato a tutti i disertori e/o traditori) alle 19.30 del 12 luglio 1916 nella fossa del Castello del Buon Consiglio. Ad Arzignano, paese del quale fu ospite prima di partire per il fronte, gli è stato dedicato un monumento alla memoria”.
Alla presenza di circa 25 persone, per la gran parte studenti, l’associazione ha invitato a continuare di seguire sulle pagine dedicate alla Grande Guerre, le iniziative volte a ricordare i vari centenari.