“Ci sono tutte le ragioni per chiedere la commissione d’accesso ma è un compito che spetta alla Prefettura e solleciteremo un intervento in tal senso”. Lo ha dichiarato ieri il senatore Franco Mirabelli, capogruppo Pd in commissione antimafia, intervenuto ieri all’incontro “Legalità e territorio” che si è svolto ieri a Villa Sarsina.
Non sarà presentata una interrogazione (in tal senso ce n’è stata una di Sel nei giorni scorsi) ma verrà sottoposta la gravità della situazione direttamente al rappresentante del Governo: “La commissione d’accesso non è strumento di lotta politica ma qui ci sono tutti gli elementi perché venga insediata. Una cosa è certa: è colpevole negare presenze mafiose quando ci sono inchieste e sentenze”
All’appuntamento, moderato dalla giornalista Angela Iantosca, hanno preso parte anche Giampiero Cioffredi, presidente dell’Osservatorio regionale sulla criminalità, e per il comitato che ha organizzato l’iniziativa Benedetto Paris, Giovanni Del Giaccio, Alessandro Dino ed Enzo Toselli. Presenti in sala, fra gli altri, il dirigente del commissariato di Anzio Anton Giulio Cassandra e il comandante della compagnia carabinieri di Anzio, Ugo Floccher.
A portare i saluti dell’amministrazione l’assessore Sebastiano Attoni: “Non neghiamo i problemi, diciamo che non c’è collusione con certe realtà e che questa è una lotta che va combattuta insieme. In città ci conosciamo tutti, se saluto una persona che ha avuto dei problemi non si può dire che sono stato condizionato”. Dura la replica di Mirabelli: “Si faccia un paio di domande – ha detto – è normale sedere in giunta con chi ha inchieste pesanti e con due assessori oggetto di pesanti intimidazioni, a cui hanno sparato sulle case?”.