Sposta, aggiusta, “pesa”, metti insieme le esigenze della politica con quelle dei dipendenti più “fedeli” e la nuova pianta organica del Comune di Anzio è fatta. La “rivoluzione” di aprile 2015, confermata poco più di tre mesi fa, è carta straccia. La nuova organizzazione è stata l’ultima delibera votata da Nolfi e Cafà, forse l’ultimo motivo di scontro in una maggioranza sempre più divisa. All’ennesimo “ballo” dell’organizzazione – spesso cambiata in questi anni – si passa da due a quattro aree, da quattro a nove dirigenti, da dodici servizi complessi a nove perché uno viene cancellato e due “promossi” a unità operativa complessa, con queste che passano da tre a cinque. La segretaria che si occupa anche dell’anti corruzione diventa pure dirigente (ha già firmato una determina per l’area amministrativa) quando a Pompeo Savarino si contestavano il doppio ruolo di responsabile dell’anti corruzione e del servizio legale.
Prima c’erano area amministrativa-finanziaria e area tecnica, adesso nell’area amministrativa entrano il servizio complesso segreteria del sindaco e quello dei servizi legali e assicurazioni che mantengono le stesse caratteristiche, c’è poi la gestione risorse umane che “perde” informatica, ced, protocollo e portineria ma “conquista” il Centro formazione professionale. Nasce il 4° servizio per affari generali e demografici al quale vanno anagrafe, stato civile, statistica, protocollo e portineria.
Nella seconda area, quella economico finanziaria, la ragioneria generale diventa servizio complesso e non è più unità organizzativa mantenendo gli stessi incarichi ai quali si aggiunge il controllo di gestione e strategico. Resta lo stesso il servizio politiche delle entrate e demanio, mentre a quello del patrimonio si uniscono i consorzi ma si tolgono le gare.
Queste vanno nell’area servizi alla persona, dove nasce l’unità organizzativa complessa pubblica istruzione, cultura, servizi sociali (che spariscono come servizio complesso), gare e stazione appaltante “perdendo” biblioteca, gemellaggi e turismo che vanno – invece – nel neonato servizio turismo, spettacolo e sport. Cosa c’entri la biblioteca con questo servizio è tutto da capire, ma tant’è…
Nell’area tecnica al servizio attività produttive si aggiunge la mobilità, mentre vengono tolti i servizi di anagrafe, stato civile e statistica che aveva prima. All’unità operativa confermata lavori pubblici e manutenzione si aggiunge l’edilizia scolastica, resta com’è l’unità ambiente e sanità (che si occupava e si occupa anche di Europa, mah!) viene “promosso” da servizio a unità operativa territorio ed espropri. “Promozione” anche per la polizia locale, trasformata in unità operativa e per la quale il dirigente sarebbe già in arrivo da Roma, come scritto nei giorni scorsi ( http://www.inliberuscita.it/politica/73332/polizia-locale-anzio-out-camilli-arriva-comandantr-da-roma/ ). Così come i nomi dei “papabili” neo dirigenti (Aurelio Droghini all’istruzione, Fabrizio Bettoni all’area tecnica e Luigi D’Aprano a quella economico finanziaria) sono in Comune già sulla bocca di tutti. Non ci sono ancora i decreti di nomina o – se sono stati fatti – nessuno li ha resi noti. Resta sullo sfondo, invece, il “rebus” di Angela Santaniello che se rientrasse rappresenterebbe un problema di collocazione – ma anche politico – di non poco conto.