Neanche Pirandello poteva fare meglio: gli assessori, Roberta Cafà e Laura Nolfi, si erano dimesse irrevocabilmente, per la seconda volta, con una lettera di una gravità inaudita contro i loro stessi colleghi accusati “di aver calpestato la dignità umana e di attuare politiche illogiche, arroganti, incontrollabili, prive di trasparenza” e ieri notte, a distanza di pochi giorni ed in crisi d’astinenza da poltrona, dopo una giornata intera passata tra bar e ristoranti, anche in compagnia del sindaco, Luciano Bruschini, hanno lanciato un comunicato, stile anni 80, con il loro “grido d’aiuto per una ri-partenza orientata al progresso della città”. Probabilmente in “crisi d’astinenza da poltrona” anche il consigliere comunale, Valentina Salsedo, che ha condiviso il percorso dei due ex assessori, rimettendo al sindaco la delega ai gemellaggi ed all’archeologia. Ora, dicono, spetterà al sindaco Bruschini “trovare il giusto equilibrio per proseguire nel mandato con la dovuta serenità, contrastando sterili discussioni”. Davanti al colpo di scena, di pirandelliana memoria, è attesa ora la presa di posizione del resto della giunta e di quello che resta della maggioranza anche se, negli ambienti comunali, circolano i nomi di chi sostituirà le due assessore che ieri notte hanno lanciato il loro “grido di aiuto”.