Il Pd di Anzio parla di “Città presa in giro” dopo il rientro della crisi . “Senza spettacoli al teatro di Villa Adele, ci hanno pensato il sindaco Luciano Bruschini e le assessore Roberta Cafà e Laura Nolfi, con la partecipazione della delegata Valentina Salsedo, a mettere in scena una tragicomica estiva dall’esito scontato. Con un ruolo da co-protagonisti per gli altri assessori che si sono sentiti punti nell’orgoglio e di comparse per i consiglieri di maggioranza, pronti ad applaudire la rinnovata unità d’intenti”. Il segretario, Gianni De Micheli, afferma che: “Alle dimissioni non avevamo creduto dal primo momento, erano un modo di alzare la voce, come spesso accade ad Anzio, dove gli interessi sono evidentemente altri rispetto a quelli della città. Non possono permettersi di andar via, ci sono questioni che vanno oltre l’appartenenza politica e che purtroppo stanno trasparendo da preoccupanti vicende giudiziarie”.
In Consiglio comunale il capogruppo, Andrea Mingiacchi, aveva detto sin dal primo momento che le dimissioni sarebbero rientrate ed erano “un modo per distogliere l’attenzione da altro”. Secondo il segretario siamo ormai in una situazione nella quale “Nessuno si preoccupa di un servizio rifiuti che sta danneggiando l’immagine di Anzio, di una gara per le mense che non potrà essere fatta perché manca la stazione appaltante, di un porto del quale ignoriamo il bilancio 2015 tenuto nei cassetti, di 25 milioni di residui che ci porteranno al dissesto. La tragicomica delle dimissioni irrevocabili anzi no, è stata l’ennesima presa in giro alla città”