Le tragedie delle famiglie distrutte dal sisma del 24 agosto ad Amatrice
Passati i primi momenti di sgomento, dopo il terremoto del 24 agosto che ha distrutto paesi e cancellato famiglie, resta il dramma dei sopravvissuti, tra cui anche i bambini che il terremoto li ha destinati ad una vita senza i genitori proprio nell’età in cui ce n’è più bisogno. Uno di questi è Alessandro Graziani di anni ne ha 9. Biondo, sguardo vispo, sempre sorridente nelle foto con i genitori. Anche loro, di Nettuno, erano ad Amatrice in vacanza, nella notte in cui il terremoto ne ha stroncato le vite. Papà Fabio, 42 anni, era geometra. La mamma, Aurelia Daogaru, era impegnata nel mondo del volontariato, vice presidente dell’associazione Arvas. La donna era di origine romena, di Malu Mare, piccolo borgo di tremila abitanti. I parenti, alcuni dei quali in Italia, sono stati informati della scomparsa dall’ambasciata. È stato un parente del padre ad annunciare su Facebook la morte della coppia, che il bambino era in salvo. Rintracciata dall’Associated Press, una zia della mamma ha descritto la famiglia come «bella e tranquilla», e ha ricordato come fossero soliti partecipare alla sagra dell’amatriciana. Anche quest’anno, erano lì anche per quello. «Dopo – ricorda la zia – Aurelia sarebbe arrivata in Romania qualche giorno». Un altro cugino della donna, all’agenzia Mediafax, ha sottolineato come la sopravvivenza del piccolo Alessandro sia stata «un miracolo». E proprio da questo miracolo, ora, il piccolo dovrà ripartire.