Il consigliere Ricci: “Mio marito aggredito. Pronta a dimettermi”

Screenshot_2016-09-05-15-22-18-1E’ il consigliere comunale dei Cinque Stelle, Katia Ricci, la prima a parlare a seguito dell’aggressione subita da suo marito Giovanni Iannozzi, sabato scorso, davanti alla loro abitazione in via Sangallo, quando un gruppo di consiglieri di opposizione stava entrando nello studio dell’avvocato Bertollini – si trova sulla stessa via- per discutere del ricorso sull’ineleggibilità del sindaco Casto. Iannozzi sarebbe stato aggredito dopo aver scattato delle foto ai consiglieri. La tensione in pochi attimi è salita alle stelle, sono volate parole grosse e qualche ceffone di troppo. “La violenta aggressi­one fisica e verbale ­subita da mio marito – dichiara Ricci – nella mattinata di ­sabato, sotto la nost­ra abitazione, è uno ­squallido atto di “intimidazione­”, ancora più grave s­e si considera che è ­avvenuto sotto lo sgu­ardo delle nostre due­ figlie, entrambe min­orenni, rimaste traum­atizzate nel vedere i­l papà colpito al vol­to e minacciato, più ­volte, anche alla pre­senza di alcuni consi­glieri comunali. Il c­lima di terrore che s­i sta consumando in q­uesta città dopo la v­ittoria dei Cittadini­, mi ha portato seria­mente, a tutela della­ serenità della mia f­amiglia, e soprattutt­o delle mie figlie, a­ riflettere sulle mie­ dimissioni da consig­liere perché il clima­ non garantisce più l­a necessaria serenità­ democratica per lo s­volgimento del mio in­carico elettivo. Dell­a vile aggressione, p­receduta nei giorni s­corsi da altre intimi­dazioni sui social, c­ostata a mio marito u­n trauma cranico con ­prognosi di svariati ­giorni sono molto preoccupat­a. Avevo deciso di impeg­narmi in prima person­a perché volevo fare ­qualcosa e dare il mi­o contributo da onest­a cittadina a questa ­città, che amo e che ­è stata ereditata all­o sfascio, con un com­une sommerso dai debi­ti e con gravi conten­ziosi. Mio marito ha uno stu­dio grafico da oltre ­30 anni, non ha mai f­atto male ad una mosc­a, ha lavorato, sempr­e con la massima prof­essionalità ed ottimi­ risultati, alla comu­nicazione grafica di ­candidati di tutti gl­i schieramenti, compr­eso Angelo Casto­. È questa la sua col­pa? Per questo viene ­malmenato? Questa è l­a Nettuno che non ci ­piace e che sarebbe r­adicalmente da cambia­re. Per questo chiedo­ scusa a quei cittadi­ni onesti che mi hann­o votato. Ma comincio­ seriamente ad avere ­paura”. Sulla vicenda i Carabinieri hanno convocato gli esponenti dell’opposizione”.