Il punto della situazione a tre mesi dalla elezione di Sindaco 5Stelle, tra opposte tifoserie, problemi da risolvere e propaganda
di Claudio Pelagallo
Surreale la battaglia tra opposte tifoserie che si è scatenata, su media e social network, sulla politica locale di Nettuno. Da una parte i vincitori delle elezioni, chi ha votato il Sindaco Casto e i 5 stelle, e ha vinto, dall’altra chi ha votato altro e ha perso. Una rissa che non interessa però la maggior parte dei cittadini, votanti e astenuti, che non si appassionano alle polemiche e che vorrebbero solo veder risolti i problemi della città.
Nettuno è ridotta male, anzi malissimo: servizi poco efficienti, strade colabrodo, poca pulizia, niente parcheggi, poco senso civico, illegalità diffusa. Cose, le più evidenti, che pesano sulla vita di tutti di tutti i giorni, di chi in questa città ci vive e ci lavora. Senza mai tralasciare la forte presenza sul territorio di cosche mafiose di ‘ndrangheta e camorra. La difficoltà di governare una città in queste condizioni dovrebbe essere evidente a tutti. Alcune considerazioni, pro e contro il nuovo corso amministrativo, che possano sgombrare il campo dai veleni sparsi forse sono utili anche per dare risposte ai tanti sostenitori del non è “cambiato niente” e a quelli che “tutto cambia”.
Cominciamo con “non è cambiato niente”
Può il sindaco Casto e la sua Giunta risolvere i problemi di Nettuno in pochi mesi? No perché il governo di un ente pubblico è questione complessa, slogan e ricette facili non servono, servono al contrario idee, preparazione, professionalità e soldi (ma le casse comunali di questi ultimi ne hanno ben pochi), e lo stato trasferisce sempre meno risorse agli enti locali.
La compagine che è stata chiamata, dal sindaco Casto, ad amministrare la città, è adeguata per questa difficile sfida? Trattandosi di persone nuove e molto motivate si può rispondere di SI, ma con un unico problema non secondario, nessuna esperienza in campo amministrativo e scarsa conoscenza della gestione e dell’amministrazione di un ente locale. Lacuna che può essere, però, colmata col passare del tempo e con lo studio.
Terzo, la macchina amministrava, il Comune con i suoi dipendenti e sui dirigenti, è in grado di rispondere alle necessità e all’attuazione della volontà politiche? Forse SI ma la strada è difficile e tortuosa, questo vale ora per Casto come è valso in passato Chiavetta. I governi operando continui tagli alla spesa pubblica, vietano con le leggi finanziarie di assumere personale, quindi chi va in pensione non può essere rimpiazzato. Risultato: una macchina amministrativa con sempre meno risorse umane, e questo a fronte della continua crescita demografica che registrano i comuni di Nettuno e Anzio, e una maggiore richiesta di servizi.
Quarto punto, l’amministrazione ha dato segnali di maggior ascolto ai cittadini? SI, ad esempio sul sito del Comune c’è: “Comunichiamo..dillo al Comune” che fornisce una serie di indirizzi di posta elettronica dove i cittadini possono spedire le loro segnalazioni su: ambiente, sicurezza, abusivismo, arenili, decoro urbano, lavori pubblici ecc. . Anche la prenotazione per ‘Faccia a faccia con il Sindaco’ è un modo nuovo e ordinato per parlare con il primo cittadino.
Secondo “tutto cambia“:
Se c’è una cosa che i pentastellati sanno fare è la pubblicità, spot propagandistici che fanno effetto sui cittadini, e aumentano la speranza di un cambiamento e il consenso. Ecco alcuni esempi:
E’ propaganda quando il sindaco si fa fotografare mentre paga l’abbonamento al parcheggio? Si perché fa quello che fanno normalmente molti cittadini, che pagano il parcheggio e pagano le tasse (anche quelle incomprensibili).
E’ propaganda ripulire l’area abbandonata della piscina su via Ugo La Malfa e metterla sul sito del Comune? SI perché in molte strade della città, anche in alcune centrali, l’erba supera il metro di altezza.
Molti sostenitori dei 5stelle in questi giorni vanno ripetendo “Casto ha fatto interdire e cacciare la IPI per mafia“. E alcuni esponenti nazionali 5 Stelle nelle loro dichiarazioni hanno di ribadito questo concetto. Le cose non stanno proprio così. Non è nei poteri di un Sindaco, l’interdittiva antimafia alla IPI è stata decretata dal Prefetto di Roma e il commissariamento da Raffaele Cantone (autorità nazionale Anticorruzione) già dal 2014. Ne sono seguiti una serie di ricorsi e controricorsi al TAR e Consiglio di Stato, il Tar aveva dato ragione alla IPI che ha continuato con l’appalto, fino alla sentenza del Consiglio di Stato e il nuovo Commissariamento dei giorni scorsi.
Come è propaganda scrivere sul sito del Comune nella sezione ‘Faccia a faccia con il Sindaco’: “L’idea nasce per venire incontro all’idea 5 stelle…” . L’Istituzione è bel altra cosa da una sezione di partito, se si fa propaganda ad un partito o movimento si violano gli obblighi di neutralità politica degli apparati amministrativi.
I giornali, alcuni hanno un editore che finanzia, altri sono gestiti da cooperative, altri da associazioni. Scrivevano con Marzoli, con Chiavetta, scrivono ora con Casto e scriveranno in futuro, (cito il mio amico Gianni del Giaccio) andare a cercare “chi c’è dietro”, “chi paga”, anche se può far comodo, è un esercizio a dir poco inutile. L’unico metro di giudizio per orientarsi, sia per chi scrive che per chi legge, è l’attendibilità di una notizia. Tratta da fonti certe: testimoni, organi di polizia, magistratura, delibere ecc. e non il chiacchiericcio su facebook per interderci. Comunque se non piace cosa scrive una testata, non la si legge.
I 5 stelle rappresentano una grande novità nella politica italiana. Al grido di “Onestà” “onesta”e hanno costruito la loro immagine e la loro fortuna elettorale. E’ stato loro costume fare le pulci a tutto e tutti, esponendo al pubblico insulto della rete, di volta in volta: politici disonesti, politici che non la pensano come loro, giornalisti, istituzioni, “se non stai col movimento sei un disonesto, fai parte del sistema”. Purtroppo, una volta divenuti amministratori e politici, anche se si definiscono “cittadini”, mal digeriscono il fatto che questo metodo venga utilizzato nei loro confronti. Ed in questa logica è normale che l’avversario politico si trasformi nel nemico da abbattere. E visto che i 5 stelle hanno vinto le elezioni amministrative, come era prevedibile ora i “nemici” politici li ripagano con la stessa moneta e con gli interessi.
Concludendo, da dove siamo partiti, su Nettuno appunto. Si lasci il tempo di lavorare alla nuova amministrazione, si abbandonino i cori da stadio e la propaganda spicciola. Tra un anno si potrà iniziare a chiedere conto sullo stato dell’arte in merito ai tanti problemi della città, del parcheggione, della piscina, di Acqualatina, dei rifiuti, sull’urbanistica e servizi. Perché le opposte tifoserie non risolvono i problemi e non servono ne a Nettuno ne ai cittadini.