Anzio- Cafà, nessuna incompatibilità. “Mero fraintendimento tra le parti”

cafàPer un “mero fraintendimento tra le parti il mancato versamento delle somme contestate nei tempi e modi concordati è stato interpretato come una volontà di non adempiere dalla quale è scaturita una lettera di sollecito/sollecitazione”. Dopo il nostro articolo in cui si parlava della potenziale incompatibilità dell’assessore Roberta Cafà http://www.inliberuscita.it/politica/76197/anzio-cafa-morosa-sollecito-a-borrelli-su-incompatibilita/ arriva la formale comunicazione del Responsabile del 7° Servizio Complesso Politiche delle Entrate e Demanio Marittimo, Luigi D’Aprano, rispetto alla posizione tributaria della famiglia dell’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Anzio.

Nessuna causa di incompatibilità per l’assessore in relazione al mancato versamento dei tributi comunali per 3.314, 69 euro. C’è un seguito, infatti, nel documento interno venuto in possesso dei giornali soltanto in parte. Il “pezzo mancante”, che oggi è stato trasmesso dal Comune ufficialmente per chiarire la posizione della Cafà, recita così: ” In relazione alla comunicazione riferita alla conclusione della procedura istruttoria e di verifica effettuata dallo scrivente, premesso che in data 16 febbraio 2016 veniva notificata alla signora Roberta Cafà, l’ingiunzione di pagamento riferita al mancato versamento dei tributi comunali, per un importo pari a 3.314, 69 euro, la signora Cafà si è resa prontamente disponibile a concordare un piano di rateizzazione onorato nelle sue rate iniziali; dopo aver pagato una cifra pari  1000 euro, in concomitanza con la stagione estiva, la signora Cafà ha chiesto verbalmente allo scrivente di sospendere le rate concordate al fine di estinguere completamente il debito a fine stagione; per un mero fraintendimento tra le parti il mancato versamento delle somme contestate nei tempi e modi concordati è stato interpretato come una volontà di non adempiere, dalla quale è scaturita una lettera di sollecito/segnalazione; si comunica pertanto che la signora Cafà a seguito di chiarimento con lo scrivente, ha fornito concrete garanzie di estinzione del debito residuo con contestuale eliminazione della potenziale sussistenza di causa incompatibilità”.

Sulla diffusione della notizia da parte dei giornali locali, si legge ancora nella nota di D’Aprano, si invitano il sindaco e il segretario comunale ad effettuare eventuali responsabilità “nella divulgazione dell’informazione ovvero l’effettiva correttezza della eventuale procedura di trasmissione dei documenti interni. Si precisa, a tal fine, che i procedimento tributari non sono soggetti alla norma sulla trasparenza e dovrebbero, pertanto, non essere diffusi né pubblicati. Si declina, infine, fin da ora ogni responsabilità in merito, avendo seguito le previste procedure amministrative di trasmissione dei documenti”.