Esce un altro caso di possibile incompatibilità dalle stanze del Comune di Anzio. Non c’entrano i tributi, stavolta, né una vicenda di fatture non pagate, ma una vecchia sentenza della Corte dei conti. Il vice sindaco Giorgio Zucchini, condannato per quando era direttore generale, ha pagato ma non tutto. Ci sarebbe una differenza di circa 1000 euro “dimenticata”. L’attuale assessore alle finanze doveva al Comune 91.000 euro più le spese, ma avrebbe pagato – in due diverse soluzioni – fino alla concorrenza di 90.000 euro. Vicenda che sembrava dimenticata, del resto 1000 euro su un totale del genere potrebbero anche essere “abbuonati”. Invece l’intesa raggiunta sul pagamento nel 2012 prevedeva la completa “chiusura” del debito. E’ rimasta lì fino ad ora, ma in tempi di magra per le casse del Comune e mentre c’è la rincorsa ai morosi di tutta la città – e tra di loro spiccano i casi già trattati in cronaca di Cafà e Geracitano, mentre di altri consiglieri comunali si sono perse le tracce – riemerge. In tutto questo Zucchini si è candidato e ha accettato incarichi sottoscrivendo che non c’erano cause ostative. Quei 1000 euro potrebbero pesare, adesso, molto più del loro valore in denaro
