Il Meetup al sindaco di Anzio: “Ci definisce imbecilli e offende la città”

13335881_1212621032106042_50051699911015787_nNon si fa attendere la risposta del Meetup I Grilli di Anzio al sindaco Luciano Bruschini che in una recente nota stampa ha parlato di “imbecilli locali” che avrebbero commissionato l’intervento in Senato, sul caso di Anzio, della portavoce dei Cinque Stelle Elena Fattori. “Vogliamo dirlo subito, perché non ci piace girare intorno alle questioni e nasconderci dietro un dito: siamo stati noi del Meetup I Grilli di Anzio a chiedere ad Elena Fattori, in qualità di nostra portavoce del M5S in Senato, e prima firmataria della richiesta di instaurare una Commissione d’Accesso, di presentare una interrogazione al Ministro degli Interni sulla questione. La Senatrice ha sottolineato come siano state fatte ben quattro richieste in tal senso e ha sollecitato, dunque, il Ministro a dare una risposta.
Il Sindaco Bruschini utilizza il sito istituzionale del Comune come fosse un suo giornalino di partito, dando degli imbecilli a cittadini che egli stesso dovrebbe rappresentare e tutelare, colpevoli di aver esercitato un diritto democratico: rivolgersi ai propri rappresentanti in Parlamento.
Forse il fatto di stare al comando della Città ormai da tempo immemore, gli avrà fatto dimenticare che il Parlamento è un organo democratico dove i Parlamentari, rappresentanti del Popolo, esercitano le loro funzioni, tra cui quella di interrogare i Ministri.
Il Sindaco parla di offese alla città: per noi sono quelle che lui stesso porta a semplici cittadini quando li apostrofa con la frase “imbecilli locali” . Lui stesso dovrebbe chiedere chiarezza. Bruschini cita la storia della Città di Anzio, poi Roma e la sua la giunta: perché, caro Sindaco, non pensa alla sua di giunta, dato che abbiamo una città che affoga nell’immondizia, due centrali biogas in arrivo grazie a tutti voi, scuole fatiscenti, territorio cementificato, trasparenza amministrativa inesistente, dimissioni “irrevocabili” che poi vengono revocate?
Ma Lei pensa bene di sventolare la Bandiera Blu contro lo spauracchio della commissione invece che la relazione del Prefetto Gabrielli del 2015, una relazione di qualche migliaio di pagine. Se ha pazienza di leggerla, scoprirà un quadro del territorio leggermente diverso da quello che lei si ostina a non vedere.
A meno che non voglia dare dell’imbecille anche all’ex prefetto.
Dal canto nostro continueremo a stare dalla parte della trasparenza amministrativa e a esercitare il nostro diritto democratico di chiedere chiarezza, almeno finchè ci sarà una Costituzione che ce lo permetterà”.