Omicidio Pennacchi.”Nessun party, Francesco ucciso al lavoro”

Riceviamo e pubblichiamo

received_10207127968631879Spett.le Redazione,
sono Roberto Maria Pennacchi, fratello del Dott. Comm. Francesco Maria Pennacchi, barbaramente ucciso da un cittadino albanese il 27 novembre u.s. senza nessun motivo, all’uscita del suo ufficio.
Vi scrivo a seguito della pubblicazione di un vostro articolo in quanto si riporta notizia di festa party.

Tale argomentazione è priva di ogni fondamento in quanto mio fratello Francesco Maria, si era recato in ufficio alle ore 23.00 a prendere il suo personal computer e a mandare delle mail.
L’assassino, come sue spontanee dichiarazioni rilasciate alla Polizia Giudiziaria e al Pubblico Ministero competente all’indagine, è rientrato alle 23.40 circa, ha atteso guardando dallo spioncino che mio fratello chiudesse la porta, è uscito di casa con un coltello di 35 cm nascosto nei pantaloni, ha aggredito Francesco Maria senza che lui potesse minimamente percepire un gesto del genere, e lo ha inflitto senza nessun motivo.
Vi chiedo quindi di procedere alla rimozione di tutto quello che concerne fatti non veri – party, festa o giù di li, ovvero quanto emerge nel vostro articolo – di sottolineare che è stato un omicidio sul lavoro, e di voler provvedere ai sensi dell’art. 8 della L. 47/1948 alla rettifica di quanto riportato nel citato articolo nella collocazione prevista dalla legge e con risalto analogo a quello riservato al brano giornalistico la cui rettifica si riferisce, comunicandovi che in difetto, verranno intraprese le iniziative volte a tutelare l’immagine e la reputazione personale e professionale di un giovane brillante Dottore Commercialista, professionista stimato ed amato da tutti, ucciso senza nessun motivo.

Roberto Maria Pennacchi