Mercato IBL. Contatto del Rimini con Francisco Cruceta, sospeso 100 gare per doping!

Il lanciatore dominicano Francisco Cruceta

di Maurizio Roveri.

I Pirati ancora protagonisti di questa fase del mercato. Trattative avviate anche per Luis Maza (ex Grosseto) e con il parmigiano Roberto Corradini.

 

La notizia è clamorosa. Anzi, doppiamente clamorosa. Perché si tratta di due notizie in una. Dunque: il Rimini Baseball Club avrebbe preso contatto (usiamo il condizionale, seppure le informazioni in nostro possesso provengano da fonti estremamente credibili) con un forte pitcher dominicano il quale ha alle spalle esperienze importanti come 3 stagioni in Major League da “rilievo”, una stagione da “partente” nel campionato professionale della Korea Baseball Organization, e un contratto di minor league firmato il 28 giugno 2011 con i New York Yankees.

La seconda notizia – che invece ha un sapore un po’ inquietante – è che Francisco Cruceta è personaggio conosciuto non soltanto per le sue indubbie capacità tecniche (come indicano chiaramente le 867 riprese lanciate nelle Minors e le 58 partite vinte) ma… anche per altre situazioni. Per altre storie. Storie di squalifiche. La più recente è dell’agosto dell’anno scorso. Esattamente il 12 agosto 2011 la MLB ha sospeso Francisco Cruceta per 100 partite! Sì, cento partite. Il motivo? Per essere risultato positivo ad un controllo antidoping. In violazione pertanto del “Drug Prevention and Treatment Program” della Minor League. Il trentunenne pitcher dominicano aveva fatto uso di Stanozolol, che è tra gli steroidi anabolizzanti vietati negli Stati Uniti. Si tratta di una sostanza che aumenta la massa muscolare. Classificato come steroide anabolizzante (con questo termine si indica una sostanza la cui azione biologica è simile a quella esercitata dal testosterone) Stanozolol è proibito dalle organizzazioni sportive.

 

Come mai – vi chiederete – una maxisqualifica di tale portata? Fa effetto una sospensione per cento partite. Il perché di una punizione così severa, crediamo di averlo individuato andando a documentarci sulla carriera di Francisco Alberto Cruceta, trentenne,  nato nella Repubblica Dominicana, a Rancho Viejo, il 4 luglio 1981. Ebbene, Cruceta è recidivo. Nel 2007, quando faceva parte della Organizzazione dei Texas Rangers, ebbe una sospensione di 50 gare in avvio di stagione (era in Triplo A, con Oklahoma RedHawks) per uso di steroidi.

Due episodi di doping. Per un totale di 150 partite di squalifica.

Come non bastasse, un altro “inganno” di Cruceta è stato scoperto nel corso di una partita – in Independent League – nel giugno 2011. Stavolta per uso di sostanza illegale sul guantone. Ad accorgersene fu l’arbitro di casabase, Stephen Lockhart, che immediatamente buttò Cruceta fuori dalla partita.

 

Da tutto questo si è indotti a dedurre che Francisco Cruceta non sia propriamente… un angioletto. Oh sì, buon pitcher sul piano dell’espressione tecnica: possiede (o possedeva) una fastball da 94 miglia che gli ha fatto indossare la casacca dei Cleveland Indians nel 2004 (quando rimpiazzò l’infortunato CC Sabathia nella starting rotation), dei Seattle Mariners nel 2006, dei Detroit Tigers nel 2008 e dei Samsung Lions della Korea Baseball Organisation nel 2009. Tuttavia l’uomo di rancho Viejo si porta dietro anche certi “precedenti” che gettano lunghe ombre sulla sua correttezza. E allora, riteniamo che la Italian Baseball League possa tranquillamente fare a meno di un personaggio che non pare essere… il massimo della vita sul piano comportamentale.

 

Per il rispetto che ho del Rimini Baseball e della sua importante storia (11 campionati italiani vinti, 3 Coppe dei Campioni, 1 Coppa Ceb, 2 Coppe Italia), sono sicuro che la Società dei Pirati saprà usare buon senso. E il contatto con Francisco Cruceta resterà semplicemente un contatto. Punto e stop. Di buoni pitchers in giro per il mondo – e più corretti – ce ne sono tanti…

La sospensione per 100 partite decisa dalla MLB (mentre il pitcher dominicano era sotto contratto con Brockton Rox nellla Can-Am Independent Baseball League) diventerà  immediatamente effettiva nel momento in cui Cruceta dovesse firmare per un altro Club facente parte della Organizzazione della Major League. Attualmente Francisco sta lanciando nella Lega professionale invernale del Nicaragua.

 

La Federbaseball italiana è lodevolmente in prima linea nella battaglia al doping e crediamo che – arrivasse in Italia un giocatore con precedenti poco rassicuranti – prenderebbe tutte le necessarie informazioni e precauzioni. Ricordiamo che il 30 giugno 2011 la FIBS deliberò di escludere dalla convocazione per la Nazionale Juniores il lanciatore diciottenne italo venezuelano Joseph Carpabire, tesserato dal Piacenza Baseball. Il Consiglio di Presidenza della FIBS, dopo avere esaminato la situazione venutasi a creare a seguito di notizie di stampa che riportavano una sospensione di 50 gare inflitta nel 2010 all’allora diciassettenne Carpabire da parte di una Organizzazione americana, decise di escludere il ragazzo dalle Nazionali giovanili. Considerando anche l’apertura di un fascicolo d’indagine sul caso. E condividendo l’impegno delle Istituzioni sportive nell’attività di educazione contro ogni forma di doping. Una scelta molto corretta da parte della FIBS del Presidente Fraccari. Successivamente, Joseph Carpabire ha fatto ritorno negli Stati Uniti e un mese fa ha firmato un contratto professionistico con l’organizzazione dei Philadelphia Phillies. Per completezza d’informazione, va anche detto che quand’era ancora in Italia, il 23 giugno dell’anno scorso, venne effettuato un controllo antidoping d’urgenza per l’atleta Carpabire. Un controllo antidoping che diede esito negativo.

 

Luis Maza con la casacca del Grosseto nel 2011

Ancora rumors di mercato. Ancora con Rimini al centro dell’attenzione. Stavolta è ben più di un semplice contatto. Il Club romagnolo del Presidente Zangheri è in trattativa per portare a Rimini l’ottimo interno Luis Maza, giocatore che si è fatto apprezzare nella stagione scorsa con la casacca del Montepaschi Grosseto. I numeri di Maza nella sua prima stagione italiana: 33 partite giocate, 127 turni alla battuta, 37 battute valide (7 doppi, 2 tripli, 1 fuoricampo), 13 RBI, 51 tb, average 291, slugging percentage 402, ma soprattutto l’eccellente percentuale difensiva di 959 giocando nel ruolo delicato e impegnativo di interbase (in una squadra, peraltro,  condizionata dai problemi economici e organizzativi del Club). Maza, autore di 55 eliminazioni, 63 assistenze e soltanto 5 errori, andrebbe a coprire l’angolo caldo di terza base nella squadra dei Pirati (ancora affidata alla gestione tecnica di Chris Catanoso) affiancandosi così al riconfermatissimo interbase Francis Chaves. Se la trattativa andrà in porto, sarà sicuramente una bella coppia per il diamante del team romagnolo.

Rimini, inoltre, è in forte pressing su Roberto Corradini, lanciatore della Nazionale, punto di forza del Cariparma sul monte di lancio nelle partite dei pitcher di “scuola italiana”. Sembra che l’accordo con il giocatore sia vicino, ma la dirigenza romagnola dovrà poi “acquistare” dal Parma Baseball il cartellino.