Oltre il danno la beffa, nel corso dell’ultima commissione servizi sociali, svoltasi lunedì scorso, l’assessore Italo Colarieti comunicava ai consiglieri presenti, le probabili difficoltà dell’amministrazione a dare seguito al servizio di Assistenza Domiciliare Integrata, un vero fulmine a ciel sereno che coglieva impreparati gli stessi consiglieri di maggioranza. A mettere in evidenza le difficoltà in cui potrebbe venire a trovarsi questo importante servizio del comune, è il consigliere comunale del PD Massimo Creo, membro della commissione – “Premesso che il servizio in questione è l’architrave del sostegno sociosanitario sul territorio– spiega il consiglier Creo- l’utenza è formata perlopiù da anziani bisognosi di cure o di semplice assistenza domiciliare, quello che lascia stupefatti è la velocità con cui si è passati da una “distratta e onerosa scelta amministrativa”, alla rigorosa stretta che si avrebbe intenzione di fare. Per oltre due anni si sono succedute proroghe al contratto di appalto, seppure nella consapevolezza di spendere più di quanto si sarebbe potuto fare, e nonostante nel corso del comitato istituzionale del distretto del 31 maggio s.v. il coordinatore del piano di zona avesse messo al corrente la disponibilità della coop. Ancora Servizi a rimodulare il servizio, suggerendo di approvare la proroga del servizio “in considerazione della trattativa finalizzata ad un risparmio di spesa, suggerimento evidentemente disatteso“. Ma le sorprese non sono finite, solo lunedì la commissione è stata messa al corrente
che i fondi relativi al 2008 erano stati mandati in “perenzione” dalla Regione Lazio, “Quindi al momento– continua Creo- non più disponibili, la cosa che fa pensare è la cronologia dei fatti, la comunicazione della regione a quanto ci è stato detto è di luglio/agosto, quindi in tempo ancora utile affinché almeno una parte del famoso assestamento di bilancio relativo al contenzioso Recordati, con cui a pioggia si sono coperte le spese più disparate (feste di quartiere, fuochi d’artificio, quadri, ecc.) fosse prudentemente messo a disposizione del settore sociale, così da non far venir meno servizi essenziali sul territorio. Non sono più accettabili condotte di questo tipo- conlude il consigliere– fatte a discapito dei più deboli, auspico che vengano trovate le disponibilità economiche affinché il servizio non venga interrotto, e che si apra un ragionamento serio su quali debbano essere le priorità irrinunciabili per la comunità che rappresentiamo“.
cp