Sembra oramai tutto deciso gli uffici del’Inps di Anzio sono destinati alla chiusura, tutto per non mettere a rischio l’esistenza di altre sedi, politicamente meglio rappresentate. Dopo la chiusura del tribunale e il declassamento di molti servizi ospedalieri, Anzio sta da tempo perdendo tutte le sedi di importanti uffici pubblici. In questi giorni il sindaco di Anzio Luciano Bruschini è intervenuto sulla chiusura dell’agenzia Inps, mettendosi completamente a disposizione: “Anzio e Nettuno contano circa 130.000 cittadini e non meritano un simile trattamento- dice il Sindaco– Abbiamo messo a disposizione dell’Ente nuovi locali comunali, proprio con l’intento di contenere i loro costi e con l’auspicio di prestare un servizio utile alla cittadinanza, ma siamo ancora in attesa di sapere come e quando si trasferiranno. Resto perplesso nel vedere l’apertura di nuovi Uffici Inps in altre città mentre ad Anzio e Nettuno risultano in servizio soltanto sei dipendenti che non riescono a far fronte alle legittime richieste dei cittadini”. Sull’argomento interviene anche l’Italia dei Valori di Anzio, che spiega: “L’Italia dei Valori di Anzio, letta la Circolare Inps n. 129 del 1/10/2010, con la quale si sopprime definitivamente l’Agenzia di Produzione di Anzio e la si sostituisce con un Punto Inps, abilitato ai soli servizi di prima accoglienza ed a ciclo chiuso, non comprende i motivi per i quali un territorio così densamente popolato, che conta oltre 120 mila abitanti, in forte espansione demografica, debba vedersi privato di un ufficio pubblico di primaria importanza come l’Inps, quando, Albano Laziale, Velletri, Palestrina, che sono rimaste Agenzie di Produzione, o Pomezia, che è diventata addirittura Agenzia Complessa, pur gestendo diversi comuni, non raggiungono la popolazione residente nei comuni di Anzio e Nettuno. La circolare n. 146 del 11/11/2011, attuando il Nuovo Regolamento per il decentramento territoriale dell’Istituto, fissa alcuni parametri per l’istituzione di una nuova Agenzia e sono: popolazione residente, almeno di 28.000 abitanti, popolazione attiva 18.000, pensioni in essere 5.000 e distanza del Comune dalla struttura Inps più vicina, non superiore ai 10 km. E’ lapalissiano che, Anzio e Nettuno, oltre a soddisfare abbondantemente tali requisiti, distano, dalle Agenzie più vicine, ossia Pomezia e Albano, oltre 30 km. E in aperta polemica con il sindaco di Anzio, l’ Idv conclude : “Il Sindaco di Anzio, Luciano Bruschini, conta di scrollarsi la responsabilità della perdita dell’Agenzia sul suo territorio, adducendo la scusa, ormai tediosa, di aver offerto all’Inps locali idonei ad ospitare gli uffici, tralasciando totalmente l’aspetto fondamentale del problema: i prodotti in gestione ed il numero di dipendenti assegnati. E’ evidente che il rilascio di tali locali, opportunamente ristrutturati ed attrezzati, presuppone che egli fosse a conoscenza del progetto dell’Inps di sopprimere l’Agenzia e di sostituirla con un punto avanzato collocato nei locali da lui forniti, con uffici per 6 impiegati e relativa sala d’aspetto. Quanti prodotti, il Sindaco Bruschini, pensava che avrebbero potuto gestire 6 impiegati, oltre ad una sportelleria che prevede l’apertura di due sportelli giornalieri, il giovedì tre per i Patronati, per cinque giorni consecutivi, più uno pomeridiano?”