Franco Pusceddu non è, praticamente, mai andato in pensione. L’Inps dà ragione all’ex direttore generale che aveva presentato ricorso rilevando che “come comunicato dall’Inps, l’amministrazione non era nel diritto e nella legittimità di porre in quiescenza il dirigente”. Nello stesso ricorso si faceva notare che “l’atto amministrativo, considerato quanto anche dispone la circolare ministeriale in merito alle modalità procedurali (verifica previa presso l’ente previdenziale), è stato adottato in violazione di legge”. Franco Pusceddu era andato in pensione nei mesi scorsi, salvo poi la nota dell’Inps e l’accertamento di errori sui calcoli pensionistici. Ancora nel ricorso: “Il rapporto di lavoro, essendo l’atto illegittimo e violante disposizioni imperative e quindi illegittimo ma anche nullo, prosegue e non è mai cessato in quanto l’amministrazione ha agito in assenza di poteri legittimanti la risoluzione del rapporto”.
Il Comune non doveva dunque riassumerlo, una volta accertato l’errore, bensì revocare il pensionamento, facendolo tornare al suo ruolo dirigenziale. Sulla vicenda si attende a dicembre il ricorso al giudice del lavoro con procedura d’urgenza.
